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Luigi Tagliaferri, detto Luigi di Pagnona (Pagnona, 14 novembre 1841 – Mandello del Lario, 30 settembre 1927), è stato un pittore italiano.
Nasce a Pagnona in Valsassina ma cresce a Mandello, discendente di una famiglia di artisti specializzati negli affreschi.
Il primo artista della dinastia Tagliaferri fu Giambattista Tagliaferri, autore di un paliotto in cuoio per la Chiesa di Sant'Andrea di Pagnona (1752), secondo un gusto allora diffuso. Luigi Tagliaferri è il figlio di Giovanni Maria Tagliaferri (1809-1879) che fu a lungo a Venezia come incisore nell'arte del ferro e poi a Milano dove, come incisore, inventò una particolare tecnica di decorazione su marmo, di cui restano alcuni saggi a Margno e a Vendrogno. Giovanni Maria Tagliaferri a Milano divenne anche pittore e realizzò i dipinti per la cappella di San Rocco a Premana, con un ciclo sulla peste (sono invece andati perduti gli affreschi della Basilica di San Dionigi) e dipinse gli affreschi delle facciate delle chiese come quella di San Martino di Indovero (1841), la chiesa di Sant'Anna in Vimogno (1853) o il Santuario di Maria Immacolata in Barcone (1870). Si trovano sue opere sia nei paesi della valle (Premana, Taceno, Casargo, Indovero e Pasturo) sia al di là del lago che a Lecco. Il pittore fu anche maestro a Pagnona e insegnò l'arte al figlio Luigi Tagliaferri, che si trasferì a Lecco e infine a Mandello.
Le opere di Luigi Tagliaferri sono numerose ed operò in Valsassina, a Lecco, nei paesi del lago e anche al di là del lago, perfino nel milanese e nel bresciano. Luigi lavora con altri artisti della famiglia come i fratelli Achille e Basilio e il nipote Giovanni. L'attività del gruppo ebbe una continuità fino agli anni 1940, così che i Tagliaferri sono da considerarsi fra i più interessanti artisti del sacro del Lago di Como.
Tra le opere più note di Luigi Tagliaferri la Via Crucis di Lierna sul Lago di Como. Il pittore ha anche affrescato con dipinti molti edifici sacri soprattutto sul Lago di Como e in Valtellina ma anche altrove, come per esempio la Chiesa dei Santi Tommaso e Andrea Apostoli di Pontevico, nella Bassa Bresciana.
Dopo la morte, è stato tumulato nella cappella di famiglia di Mandello del Lario, dove era cresciuto.
Nei suoi dipinti afferma una profonda conoscenza teologica, le sue decise pennellate, hanno reminiscenze classiche e barocche, ma usate con sobrietà, gusto, senso dell'equilibrio e proporzione.
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