Nel mondo di oggi, Lo scugnizzo è un argomento che ha acquisito grande rilevanza e ha generato molteplici dibattiti e ricerche. Il suo impatto si è fatto sentire in diversi ambiti, dalla politica alla scienza, passando per la cultura e la società in generale. Non c'è dubbio che Lo scugnizzo sia un fenomeno che ha segnato un prima e un dopo nella storia moderna, provocando cambiamenti significativi e risvegliando l'interesse di esperti e cittadini. In questo articolo esploreremo a fondo l’impatto di Lo scugnizzo e analizzeremo la sua influenza in diversi ambiti, con l’obiettivo di comprenderne meglio la portata e le conseguenze.
Lo scugnizzo | |
---|---|
![]() | |
Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1979 |
Durata | 94 min |
Rapporto | 1,66:1 |
Genere | commedia, drammatico |
Regia | Alfonso Brescia |
Soggetto | Ciro Ippolito |
Sceneggiatura | Ciro Ippolito, Alfonso Brescia, Piero Regnoli |
Produttore | Ciro Ippolito |
Casa di produzione | Orsa Maggiore Cinematografica |
Distribuzione in italiano | P.A.C. |
Fotografia | Silvio Fraschetti |
Montaggio | Carlo Broglio |
Musiche | Eduardo Alfieri |
Scenografia | Romeo Costantini |
Costumi | Valeria Valenza |
Interpreti e personaggi | |
|
Lo scugnizzo è un film commedia del 1979, scritto e prodotto da Ciro Ippolito e diretto da Alfonso Brescia.
Il piccolo Gennarino, orfano dei genitori, si esibisce per strada a Napoli come suonatore ambulante insieme alla madre adottiva Angela. Purtroppo un giorno la donna si ammala e deve essere ricoverata in ospedale, così il bambino, nella necessità di trovare del denaro per le cure, si aggrega ad un gruppo di ladruncoli. Viene però subito catturato dalla polizia e chiuso in un penitenziario minorile, da dove però scappa quasi subito. Sempre in cerca del denaro, Gennarino decide di rivolgersi a Don Salvatore Tramontano, uno dei boss camorristi più rispettati della città. Ma, durante il tragitto in ospedale con l'autobus, Angela muore sotto gli occhi di Gennarino.