Gyraulus parvus

Nel mondo di oggi, Gyraulus parvus è diventato un argomento di grande rilevanza e interesse per un pubblico sempre più vasto. Che sia per il suo impatto sulla società, per la sua rilevanza storica o per la sua importanza nel contesto attuale, Gyraulus parvus continua ad essere argomento di dibattito e analisi in diverse aree. Dall'ambito accademico a quello popolare, Gyraulus parvus continua a suscitare interesse e a provocare riflessioni sulle sue implicazioni e conseguenze per il mondo contemporaneo. In questo articolo esploreremo diversi aspetti legati a Gyraulus parvus, analizzandone le implicazioni, la sua evoluzione nel tempo e la sua rilevanza nel contesto attuale.

Gyraulus parvus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
PhylumMollusca
SubphylumConchifera
ClasseGastropoda
SottoclasseHeterobranchia
InfraclasseEuthyneura
SubterclasseTectipleura
SuperordineHygrophila
SuperfamigliaLymnaeoidea
FamigliaPlanorbidae
SottofamigliaPlanorbinae
TribùPlanorbini
GenereGyraulus
SpecieG. parvus
Nomenclatura binomiale
Gyraulus parvus
(Say, 1817)
Sinonimi

Planorbis parvus
Say,1817

Gyraulus parvus (Say, 1817) è un mollusco gasteropode d'acqua dolce della famiglia Planorbidae.[2]

Descrizione

Questa chiocciola, lunga 2,5-5 mm, ha una conchiglia trasparente, sottile, di colore dal bianco-grigiastro al bronzeo, con 4-5 spire. La parte inferiore della conchiglia è piatta e presenta un ombelico grande oltre un terzo del diametro della conchiglia.[3]

Distribuzione e habitat

La specie è nativa del Nord America (Canada, Stati Uniti, Messico) e dei Caraibi (Cuba e Grandi Antille). È stata introdotta in Europa (Francia, Austria, Germania e Repubblica Ceca) e in Israele.[1]

Vive nei biotopi d'acqua dolce

Note

  1. ^ a b (EN) Cordeiro, J. & Perez, K. 2012, Gyraulus parvus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 3 novembre 2020.
  2. ^ (EN) MolluscaBase eds. 2020, Gyraulus parvus (Say, 1817), in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 3 novembre 2020.
  3. ^ (EN) Gyraulus parvus, su AnimalBase. URL consultato il 3 novembre 2020.

Altri progetti