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Giulio Carcano | |
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Senatore del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 17 giugno 1876 – 30 agosto 1884 |
Legislatura | dalla XII (nomina 15 maggio 1876) alla XV |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Titolo di studio | Laurea in Giurisprudenza |
Università | Università degli Studi di Pavia |
Professione | Scrittore |
Giulio Carcano (Milano, 7 agosto 1812 – Lesa, 30 agosto 1884) è stato un politico, scrittore, giornalista e patriota italiano.
Nacque da famiglia nobile, i Carcano del ramo detto d'Arzago, ed era nipote della sorella di Carlo Imbonati. Collaboratore della Rivista Europea e amico di Andrea Maffei, fu tra i primi frequentatori del salotto gestito dalla moglie Clara, conducendovi alcuni esponenti dei periodici patriottici, tra cui Gottardo Calvi.[1]
Partecipò alle cinque giornate di Milano e dopo la nuova occupazione degli austriaci emigrò in Piemonte e in Svizzera.
Una volta riacquistata l'indipendenza, rientrò in Lombardia, dove ottenne incarichi pubblici fino alla nomina di Senatore nel 1876.
La sua carriera letteraria fu basata su liriche a sfondo risorgimentale sospinte da una grande passione, oltre che sulla novella sentimentale intitolata Ida della Torre e sul romanzo sentimentale Angiola Maria del 1839.
Il suo modello letterario di riferimento fu costituito da Alessandro Manzoni, per la presenza di una vena moralistica, per l'attenzione rivolta alle tematiche sociali e l'ambientazione contadina e piccolo borghese.[2]
Gli sono state intitolate delle vie, una a Torino, delimitante il Parco Colletta, un'altra nel comune di Lesa sul lago Maggiore dove, con la moglie Giulia Fontana e la figlia Maria, possedeva una casa, e un’altra a Milano.
La raccolta delle sue traduzioni shakespeariane fu pubblicata in:
La raccolta dei suoi lavori, tranne le traduzioni shakespeariane, fu pubblicata in:
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