Castel Klebenstein

Nel mondo di oggi, Castel Klebenstein è un argomento che ha assunto grande rilevanza in vari ambiti. Dal livello personale a quello professionale, Castel Klebenstein ha generato un ampio interesse e dibattito nella società. Il suo impatto può essere osservato in diversi settori, dalla politica alla tecnologia, passando per l’istruzione e la cultura. In questo articolo esploreremo nel dettaglio i diversi aspetti legati a Castel Klebenstein, analizzando la sua influenza sulla vita quotidiana e la sua proiezione nel futuro. Inoltre, affronteremo le possibili implicazioni che Castel Klebenstein potrebbe avere sulla società, nonché le opportunità e le sfide che presenta.

Castel Klebenstein
Schloss Klebenstein
Il castello di Klebenstein
Ubicazione
Stato attualeItalia (bandiera) Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
CittàBolzano
IndirizzoVia Sant'Antonio, 2
Coordinate46°30′42.46″N 11°21′08.52″E
Mappa di localizzazione: Trentino-Alto Adige
Castel Klebenstein
Informazioni generali
TipoCastello
Inizio costruzioneXIII secolo
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

Castel Klebenstein (talvolta italianizzato in Castel Sant'Antonio; Schloss Klebenstein in tedesco) è un castello che si trova a Bolzano, all'imbocco della Val Sarentino, presso il ponte S. Antonio (St.-Antons-Brücke), sul torrente Talvera, e non distante da Castel Roncolo.

Storia

Si tratta di un complesso molto vario. La torre più grande, col tetto a piramide e il giro di feritoie, è certamente la più antica (probabilmente XIII secolo, in origine chiamata Karnol); in origine accanto ad essa doveva sorgere un piccolo edificio di abitazione, nominata nel 1346, tracce del quale si trovano ancora nei muri delle cantine. Dai proprietari, attestati negli anni 1422-26 nei rendiconti della Vecchia Parrocchiale di Gries con Adam von Clewenstain, derivò il nome del maniero[1].

Il resto è frutto di aggiunte del XV secolo (famiglie Weineck), ma soprattutto del XVI secolo, quand'era di proprietà degli Schidmann, imparentati con i Weineck. Estintasi questa famiglia nel 1600, il maniero passò ai Girardi, poi ai conti Troyer, infine - nel 1832 - ai Kofler e ai von Aufschnaiter, la cui famiglia ancora oggi lo possiede.

Ad un'estremità del muro di cinta si trova la chiesa barocca di Sant'Antonio (St.-Antons-Kapelle), che dà il nome all'intera zona (St. Anton), oltre che offrendo la base all'italianizzazione del castello, imposta con il Prontuario dei nomi locali dell'Alto Adige e ufficializzata dal regime fascista nel 1923.

Thun

Nella cantina di questo castello nacque, nel 1950, la Thun, una fabbrica di ceramica molto nota, che diventerà assai importante per l'economia del capoluogo altoatesino.

Note

  1. ^ Hannes Obermair, Volker Stamm, Zur Ökonomie einer ländlichen Pfarrgemeinde im Spätmittelalter. Das Rechnungsbuch der Marienpfarrkirche Gries (Bozen) von 1422 bis 1440 (Veröffentlichungen des Südtiroler Landesarchivs, 33), Bolzano, Athesia 2011. ISBN 978-88-8266-381-0, p. 56 n. 33 e p. 66 n. 240.

Bibliografia

  • Helmut Stampfer, Art. Klebenstein, in Oswald Trapp (a cura di), Tiroler Burgenbuch, vol. 5: Sarntal, Bolzano-Innsbruck-Vienna, Athesia-Tyrolia, 1981.
  • Marcello Caminiti, Castelli dell'Alto Adige, Manfrini, 1988. ISBN 88-7024-350-8

Altri progetti