Nel mondo di oggi, Cani sciolti (album) è diventato un argomento di rilevanza e interesse per persone provenienti da diversi campi e profili. Che siano ricercatori, professionisti, studenti o semplici curiosi, Cani sciolti (album) ha catturato l'attenzione e generato dibattito in diversi spazi. Dal suo impatto sulla società alle sue implicazioni globali, Cani sciolti (album) ha dimostrato di essere un argomento che merita di essere esplorato e analizzato in profondità. In questo articolo approfondiremo le diverse dimensioni di Cani sciolti (album) per comprenderne l'importanza e le ripercussioni sulla nostra realtà.
«Nel 2021 andai in analisi, prima di Sanremo. Se nel 2016 ero la ventenne sgangherata, quando tornai due anni fa mi sentivo una vecchia rispetto a Madame e altri artisti più giovani.»
Descrizione
Il disco si compone di tredici brani, scritti e composti dalla stessa cantante a partire dal 2016.[5] Per la produzione e la scrittura Michielin è stata affiancata da differenti autori e produttori, tra cui Federica Abbate, Dardust, Tropico, Fulminacci, Vasco Brondi, Enrico Brun, Colapesce, Zeff e E.D.D.;[6] i brani affrontano differenti tematiche, sia di carattere biografico, come la differenza tra il vissuto in provincia a Bassano del Grappa e l'esperienza di vita tra Padova e Milano,[7] sia più generali, come l'amore, l'omosessualità, la religione, il razzismo e il femminismo.[8][9] La cantante ha raccontato il processo creativo dell'album, la scelta di produrlo interamente e le tematiche affrontate:[10]
«È un disco sincero che arriva dopo anni di scrittura; ed è la prima volta in cui scrivo completamente tutto da sola. Ho seguito ogni sua fase, aiutata dai miei collaboratori in un bellissimo lavoro di squadra e sono felice perché ci ho messo tutta me stessa. I cani sciolti sono coloro che non stanno dentro a uno schema predefinito, quelli che non stanno dentro a una corrente. Sono liberi di esprimersi. Volevo prendermi il lusso di questa libertà e essere me stessa al cento per cento scrivendo dei brani anche più coraggiosi del solito. Sciolto è una parola che deriva dal latino absolutum. Una canzone assoluta per me deve essere solo una canzone, senza riferimenti o regole prestabilite. Sono partita dalla composizione di quello che volevo dire. Non dovremmo mai dimenticare che facciamo pop per comunicare, non per parlare di noi stessi. Noi artisti siamo un mezzo. E le storie che raccontiamo diventano le storie di qualcun altro, che possono salvare qualcuno. Ogni tanto però ci si dimentica di questa capacità di comunicare e anteponiamo noi stessi al messaggio che vogliamo dare perché dobbiamo compiacere. Ecco, per me non dobbiamo solo compiacere, dobbiamo anche stare sul cazzo. Non sono aggressiva, ma voglio che le canzoni possano essere anche spunti di riflessione.»
In un'intervista rilasciata a Billboard Italia, Michielin ha raccontato l'incontro con Carmen Consoli, ispirazione dell'intero album e del brano Carmen:[11]
«Carmen nasce proprio da un dialogo che ho avuto con Carmen Consoli dopo un suo concerto a Padova. Lei per me rappresenta il cantautorato dissidente, è davvero il cane sciolto della musica italiana. Riesce sempre a portare la sua cifra stilistica che non strizza mai l’occhio a nessuno. È stata il mio spirito guida in questo disco. È stato un incontro che mi ha fatto molto bene perché mi ha fatto pensare che ognuno trova il suo spazio quando ha il coraggio di affermarlo con le proprie caratteristiche. E lei lo ha sempre fatto dall’inizio. Mi ha dato molto coraggio, è una figura a cui penso spesso quando mi sento sconfortata. Non ha mai seguito una moda, ma ha sempre fatto una sua storia e la continua a fare.»
Copertina
La copertina dell'album vede la cantante ritratta con una lacrima di fuoco che le scorre lungo il viso.[12] La scelta è stata descritta come una connessione con il terzo album in studio della cantante 2640 (2018) e, in particolare, con il brano Vulcano, contenuto nello stesso disco:[13]
«È emblematica, le lacrime si trasformano in fuoco, il dolore si trasforma in energia. Porto avanti il concetto di sublimazione del dolore già da Vulcano e vivo questo disco come la sorella maggiore di 2640. C'è un po' quella scrittura che è frutto di dolore e riflessioni, ma ho più consapevolezza. Sono anche meno incazzata. Ci sono molte meno parole come "scusa".»
Promozione
Nel 2022 ha rivelato i dettagli inerenti a un tour promozionale, denominato Bonsoir! - Michielin10 a teatro.[14]
Mattia Marzi di Rockol riscontra che attraverso l'album la cantante «si riappropria di una dimensione più cantautorale, intimista e riflessiva» portando in evidenza «la sua attitudine riot; perché non si può mica compiacere sempre». Marzi sottolinea che «così a fuoco,non lo era mai stata» raccontando «in parole e musica la sua maturità personale e artistica».[17] Giada Borioli di Grazia descrive l'album «dal carattere intimo e personale, sincero e spudorato», divenendo «la metafora del lavoro alla base di questo grande progetto maturato nel tempo». La giornalista definisce le canzoni «nude e crude» e «prive di sovrastrutture» costituite da «frasi che, estrapolate, si prestano per bastare a se stesse».[18]
Alberto Muraro di All Music Italia afferma che Cani sciolti è la trasposizione di «personalità controcorrente, che non si vogliono per forza di cose adattare al mainstream». Sebbene alcuni brani presentino un tono «aggressivo», con «sonorità dal sapore grunk e rock», Muraro ritiene che la maggior parte dell'album si focalizzi sia su «sonorità più dolci e romantiche» sia «sul rapporto fra città e provincia».[6] Per il medesimo sito, Simone Caprioli assegna un punteggio di 8/10, definendolo il disco «più autentico ed interessante» della cantante e «splendida realtà di un cantautorato sempre più scarno». Il progetto risulta «potente per il coraggio di raccontare qualcosa di diverso e singolare in un tempo di assuefazione e ridondanza» e «pieno di immagini che rimandano alla natura in ogni sua forma e ad una dimensione umana più sostenibile».[15]