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Bad Boy album in studio | |
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Artista | Ringo Starr |
Pubblicazione | 21 aprile 1978 |
Durata | 34:29 |
Dischi | 1 |
Tracce | 10 |
Genere | Rock and roll Rock Pop rock Pop |
Etichetta | Polydor Records (Regno Unito) Portrait Records (USA) |
Produttore | Vini Poncia |
Arrangiamenti | Tom of the North |
Registrazione | Elite Recording Studios (Bahamas), Can-Base Studio (Canada) |
Formati | vinile, CD |
Note | ![]() ![]() |
Albums di Ringo Starr - cronologia | |
Singoli | |
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Recensione | Giudizio |
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AllMusic | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Hervé Bourhis | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Galleria Musical[3] | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Rolling Stone Magazine | Sfavorevole[4] |
DeBaser | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Bad Boy è l'ottavo album solista di Ringo Starr, uscito il 21 aprile 1978 su etichetta Polydor/Portrait Records[6][7]. Dopo solo 7 mesi da Ringo the 4th il batterista cercò di riconquistare i gusti del pubblico con Bad Boy[4], ma l'album fu un altro insuccesso, e nessuna delle due etichette rinnovò il suo contratto[6].
Dopo lo scioglimento dei Beatles nel 1970, Ringo Starr aveva avuto una fortunata carriera solista, in particolar modo negli States, dove tutti i suoi dischi (ad eccezione di Beaucoups of Blues) erano entrati in Top 30 e contava una decina di singoli in Top 40, molti dei quali in Top 10 e tre di essi in prima posizione. Ma, con l'arrivo del 1977, ci fu un brusco arresto: l'LP Ringo the 4th fu un flop tremendo, ed arrivò ad una scarsissima 162ª posizione[8]. Bad Boy doveva quindi risollevare le sorti del musicista, ma non accadde[4].
L'LP presenta principalmente cover di brani rock 'n' roll registrati tra la fine degli anni cinquanta e gli anni settanta:
L'unica altra cover ad apparire sul disco è Heart on My Sleeve, scritta e pubblicata da Gallagher & Lyle nel 1976. Dei restanti quattro brani, Who Needs an Heart ed Old Time Relovin' sono delle composizioni di Ringo, accreditato con il suo vero nome, Richard Starkey, e di Vini Poncia[7], Hard Times è un inedito, composto da Peter Skellern[10] e A Man Like Me è l'adattamento di un pezzo cantato dal drummer su Scouse the Mouse, intitolato A Mouse Like Me[7]; quando l'originale diceva "mouse", su Bad Boy Starr canta "man"[11].
Bad Boy venne registrato all'Elite Recording Studios alle Bahamas ed ai Can-Base Studios di Vancouver nel dicembre 1977; la backing band[7], formata da musicisti anonimi[6], è stata chiamata "Ringo's Roadside Attraction". Nelle sedute di registrazione, oltre le dieci tracce apparse sull'LP, vennero incisi anche due pezzi per la televisione giapponese, intitolati Simple Life ed I Love My Suit[7].
Bad Boy venne pubblicato, sia negli USA che in Gran Bretagna, il 21 aprile 1978[6][7][12]. L'LP prende il nome da un'omonima canzone, originariamente interpretata dai Jive Bombers nel 1957[7]. Nuovamente, il design della copertina venne curato da John Kosh; le fotografie di copertina e dell'interno-disco sono state scattate da Nancy Andrews, mentre quella del retro-copertina da Ringo Starr in persona[6][7]. Circa la scelta della copertina, in un'intervista per promuovere l'album al talk show di Phil Donahue, il batterista affermò che bisognava essere dei "cattivi ragazzi" per avere i gioielli ed il bicchiere di champagne. Nella stessa occasione, il musicista ricordò che divenne un "bad boy" quando abbandonò il lavoro per dedicare tutto il suo tempo alla musica[4].
Mentre la Polydor Records non aveva ancora cancellato il contratto con l'ex-beatle per la distribuzione dei suoi dischi in Gran Bretagna, dopo il flop di Ringo the 4th la Atlantic Records, la quale pubblicava i suoi dischi negli States, aveva lincenziato Starr, per cui quest'ultimo firmò con la piccola Portait Records, con la quale pubblicò solo questo 33 giri[6].
Per promuovere l'album, vennero girati due film per la televisione: uno, intitolato semplicemente Ringo[4], venne trasmesso il 26 aprile 1978 in America[12] ed il 2 gennaio 1983 in Inghilterra[13]; si trattava di una rivisitazione de Il principe e il povero[4]. Il 21 luglio dello stesso anno Starr iniziò a filmare, a Monte Carlo, un medio-metraggio di mezz'ora per promuovere Bad Boy, ma non venne mai completato[12]; una scena, nella quale Ringo e Nancy Andrews ballano, è stata utilizzata per il videoclip di Tonight[14].
Dall'album sono stati estratti vari singoli:
Nessun singolo entrò in classifica[4].
Tre canzoni dell'album sono apparse in seguito su una raccolta: Who Needs a Heart, Heart on My Sleeve ed Hard Times, tutte e tre apparse su Starr Struck: Best of Ringo Starr, Vol.2 del 1989[4]. La versione su CD[6], che non pubblicata in Gran Bretagna[7], non presenta bonus tracks[4]. Venne commercializzata nel marzo 1991 dalla Epic Records[6].
L'album, che doveva rappresentare il come-back di Ringo dopo Ringo the 4th, fu nuovamente un flop: non entrò mai in classifica in patria, e raggiunse solo la 129° negli States[6]. L'unico altro Stato dove il disco ebbe un posto in classifica è l'Australia: lì, Bad Boy giunse alla 98ª posizione, quindi ancora più bassa rispetto al precedente (65°)[16]. Anche le critiche rimasero su un livello basso: Rolling Stone Magazine ha definito la musica dell'LP come della "musica per cocktail inascoltabile", e Alan Clayson scrisse che si trattava di un "album-rigetto", lievemente migliore rispetto a quelli con l'Atlantic[4]. William Ruhulmann di AllMusic ha affermato che c'era una buona scelta di canzoni, soffermandosi su Where Did Our Love Go, Heart on My Sleeve e Lipstick Traces, ma che non bastavano per risollevare le sorti della carriera dell'ormai ex-star[1]. Un'altra critica stroncante all'LP è di Hervè Bourhis, che ha aggiunto all'album il sottotitolo di "O i danni dell'alcolismo..."[2]. Dopo quest'insuccesso, il batterista si ritirò dal mondo della musica per quasi tre anni, ritornando a registrare solamente nel 1980[7].
Lato A
Lato B
I musicisti sono prevalentemente anonimi.
L'arrangiamento dei corni è ad opera di Tom of the North[7].