Nell'articolo di oggi esploreremo Associazione Calcio Hellas Verona 1972-1973, un argomento che ha catturato l'attenzione di persone di tutte le età e culture. Dal suo impatto sulla società alle implicazioni in campo scientifico, Associazione Calcio Hellas Verona 1972-1973 ha generato dibattiti, ricerche e riflessioni profonde. Nel corso della storia, Associazione Calcio Hellas Verona 1972-1973 ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo umano, influenzando tutto, dalle relazioni interpersonali ai progressi tecnologici. In questo articolo approfondiremo le varie sfaccettature di Associazione Calcio Hellas Verona 1972-1973, analizzando la sua attualità e la sua proiezione nel futuro. Preparati a scoprire tutto quello che c'è da sapere su Associazione Calcio Hellas Verona 1972-1973!
Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti l'Associazione Calcio Hellas Verona nelle competizioni ufficiali della stagione 1972-1973.
Stagione
Paolo Sirena mentre apre le marcature contro al Milan.
In panchina viene confermato Giancarlo Cadè. Il calciomercato estivo si mise in luce per l'arrivo del fuoriclasse Gianfranco Zigoni dalla Roma. Costui giocherà nel Verona fino al termine della stagione 1977-1978 e nonostante i numeri (29 reti in 139 partite di campionato giocate, di cui 7 gol in 21 partite nella sua stagione d'esordio), grazie alle sue giocate da urlo e alcuni gesti clamorosi diventò l'idolo della tifoseria scaligera[1] ed è tuttora un patito della squadra.[2]
La stagione è ricordata soprattutto per il turno finale, dove i gialloblù si imposero in casa sul Milan per 5-3 facendogli perdere lo scudetto "della stella" che fu vinto dalla Juventus per un punto. Anni dopo, Zigoni (che fornì gli assist a Livio Luppi) è stato incluso nel quarto volume de La Grande Storia Del Milan, per cui ha rilasciato la seguente testimonianza:[3]
«Entrando in campo, lo stadio... colpo d'occhio tutto rossonero. A un certo momento, Mazzanti, che mi correva a fianco disse: "Ma qui siamo a San Siro?" M'è venuta un po' di ribellione dentro di me. Le bandiere gialloblù erano tutte... penso che c'erano, ma nascoste. Nascoste perché m'han detto che i milanisti non volevano vedere bandiere gialloblù. E là c'è stata appunto la mia ribellione contro questo, io non accetto queste cose. E ho detto a Mazzanti: "Oggi non perdiamo con questiǃ Dovranno fare i conti con meǃ"»
(Gianfranco Zigoni, La Grande Storia Del Milan, volume 4)
Tale evento darà alla squadra il soprannome Fatal Verona e al Milan accadrà nuovamente alla penultima giornata del campionato 1989-1990.
In Coppa Italia, il Verona è inserito nel Gruppo 1 e conquista 4 pareggi in altrettante gare contro Varese, Foggia, Juventus (vincitrice del gruppo e finalista del torneo) e Novara. Anche la Coppa Anglo-Italiana viene snobbata, tanto da ottenere come unica vittoria il 2-1 interno sul Luton Town.