Ardipithecus kadabba

Nell'articolo di oggi vogliamo parlare di Ardipithecus kadabba e della sua importanza nella società odierna. Ardipithecus kadabba è un argomento che ha acquisito rilevanza negli ultimi anni, generando un dibattito in tutto il mondo. Il suo impatto si è riflesso in diversi aspetti della vita quotidiana, dalla politica alla cultura popolare. In questo articolo esploreremo a fondo Ardipithecus kadabba e analizzeremo la sua influenza in diversi ambiti, nonché la sua evoluzione nel tempo. Inoltre, affronteremo le implicazioni che Ardipithecus kadabba ha sulla nostra società e sulle nostre vite, evidenziandone l’attualità e la necessità di comprenderlo nella sua interezza. Non perdetevi questa analisi che senza dubbio vi darà molto di cui parlare!

Ardipithecus kadabba
Fossili di Ardipithecus kadabba
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdinePrimates
SottordineHaplorrhini
InfraordineSimiiformes
FamigliaHominidae
SottofamigliaHomininae
TribùHominini
GenereArdipithecus
SpecieArdipithecus kadabba
Nomenclatura binomiale
Ardipithecus kadabba

Ardipithecus kadabba è una specie di ominide del genere Ardipithecus, vissuto tra 5.8 e 5.2 milioni di anni fa in Africa orientale[1].

Il nome deriva dalla lingua Afar, dove Ardi significa terra e la parola greca latinizzata pithecus significa scimmia, quindi scimmia di terra o terricola. Kadabba, sempre in lingua degli Afar, significa antenato più antico[1].

Scoperta

Tra il 1997 e il 2000 furono ritrovati 11 reperti fossili in almeno 5 siti archeologici etiopici, che rappresenterebbero almeno 5 diversi esemplari della specie. provenienti da cinque località dell'Etiopia, sono stati scoperti tra il 1997 e il 2000. Nel 2002, sei denti furono trovati ad Asa Koma nel Medio Awash[1]. La notizia del ritrovano, e l'attribuzione dei fossili al genere Ardipithecus, fu pubblicata l'anno successivo[2].

Datazione

La maggior parte dei fossili risalgono a 5,8-5,6 milioni di anni, tuttavia una delle ossa del piede è datata a 5,2 milioni di anni[1].

Classificazione

I reperti, inizialmente classificati come appartenenti alla specie Ardipithecus ramidus, successivamente portarono all'introduzione di una nuova specie, Ardipithecus kadabba, più antica della prima, in virtù delle caratteristiche più arcaiche di un canino superiore[3].

Reperti

I fossili ritrovati tra il 1997 e il 2000, comprendono frammenti fossili di denti, mascelle, mani, dita dei piedi, braccia e clavicole. L'olotipo è un frammento della mascella inferiore destra, classificato come ALA-VP-2/10[1].

Tra questi, resta discussa l'attribuzione alla specie di un frammento fossile del piede trovato a 15 chilometri di distanza dagli altri fossili[1].

Caratteristiche

Tra i reperti, particolarmente importante potrebbe risultare il frammento fossile di una falange prossimale del piede; la falange risulta essere inclinata sul dorso, caratteristica questa che è unica dei bipedi perché associata allo stacco dei piedi[3].

Note

  1. ^ a b c d e f (EN) Ardipithecus kadabba, su australian.museum. URL consultato il 17 maggio 2024.
  2. ^ (EN) Haile-Selassie Y., Late Miocene hominids from the Middle Awash, Ethiopia, in Nature, vol. 412, 2001, pp. 178-81, DOI:10.1038/35084063.
  3. ^ a b (EN) The Earliest Hominins: Sahelanthropus, Orrorin, and Ardipithecus, su nature.com. URL consultato il 17 maggio 2024.

Voci correlate

Altri progetti