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Andrea Meldolla o Medulich, detto Andrea Schiavone o lo Schiavone, (Zara, 1510/1515 – Venezia, 1º dicembre 1563) è stato un pittore e incisore italiano, attivo soprattutto a Venezia. È uno dei protagonisti del Manierismo veneto.
Detto Schiavone per via del luogo di nascita benché la famiglia fosse originaria di Meldola, ebbe una formazione quasi da autodidatta formandosi sulle stampe del Parmigianino, del Tintoretto e di Francesco Salviati. L'influenza che su di lui ebbe l'arte dei contemporanei Tiziano e Tintoretto è stravolta nel suo monumentalismo esasperato, nel suo stile enfatico e quasi espressionista che sarà esemplare per le successive sperimentazioni di Jacopo Bassano e Rembrandt.
Bisognerebbe considerare l'influenza di un altro pittore, Lorenzo o Pietro Luzzo, chiamato "Zarotto" che portò a Venezia gli spunti derivanti dalla pittura romana antica, protoimpressionista, in ambito Giorgionesco. Vedi in particolare il dipinto di Schiavone "Incontro di un uomo e una donna".
Tra le sue opere, l'Adorazione dei Magi (1547) alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano, i Filosofi nella Biblioteca nazionale Marciana di Venezia, nella Chiesa dei Carmini a Venezia sono presenti sue tele sulle cantorie attuali, Caino e Abele (circa 1542) nella Galleria Palatina degli Uffizi e le ante dell'organo (circa 1550) per la chiesa di san Pietro a Belluno[1].
In virtù dei suoi natali, che come detto gli meritarono il soprannome di Schiavone, Meldolla è anche noto col nome slavo Andrija Medulić, soprattutto in Croazia.
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