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2-metil-2-propanolo | |
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Nome IUPAC | |
2-metilpropan-2-olo | |
Nomi alternativi | |
2-metil-2-propanolo alcol t-butilico trimetilcarbinolo t-butanolo[1] | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C4H10O |
Massa molecolare (u) | 74,12 |
Aspetto | liquido incolore |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 200-889-7 |
PubChem | 6386 |
DrugBank | DBDB03900 |
SMILES | CC(C)(C)O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 0,78 |
Solubilità in acqua | solubile a 20 °C |
Temperatura di fusione | 25,3 °C (298,5 K) |
Temperatura di ebollizione | 82 °C (355 K) |
Indicazioni di sicurezza | |
Punto di fiamma | 14 °C (287 K) |
Limiti di esplosione | 2,3 - 8,0% vol. |
Temperatura di autoignizione | 490 °C (763 K) |
Simboli di rischio chimico | |
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pericolo | |
Frasi H | 225 - 332 - 319 - 335 |
Consigli P | 210 - 305+351+338 - 403+233 [2] |
Il 2-metil-2-propanolo, noto anche come alcol t-butilico (leggi: alcol terziar-butilico) è un alcol.
A temperatura ambiente è un solido deliquescente (fonde a 25 °C) incolore dall'odore simile a quello della canfora. Si scioglie facilmente sia in acqua che nei più comuni solventi organici polari (acetone, etere etilico), è invece insolubile nei solventi apolari (toluene, esano).
Si ottiene per idratazione dell'isobutene in presenza di acido solforico, che funge da catalizzatore. L'isobutene somma uno ione H+ liberato dall'acido e forma un carbocatione terziario, la cui carica elettrica positiva, che risiede sull'atomo di carbonio centrale, è stabilizzata per iperconiugazione dai tre gruppi metile vicini. Una molecola di acqua si somma quindi al catione e per espulsione di uno ione H+ si forma l'alcol t-butilico.
l'orientamento della reazione segue la regola di Markovnikov, pertanto non si formano quantità apprezzabili dell'isomero 2-metil-1-propanolo.
Trova impiego come additivo nei carburanti e come intermedio nella sintesi di t-butileteri, t-butilesteri e t-butilfenoli, questi ultimi formano una ampia classe di antiossidanti. In sintesi chimica viene inoltre usato per allontanare in maniera sicura scarti di potassio metallico, che reagiscono con l'alcol t-butilico formando il corrispondente sale potassico, il t-butilato di potassio.
Controllo di autorità | GND (DE) 4318202-1 |
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