Nel mondo di oggi, Yvan Goll è diventato un argomento di interesse sia per gli esperti che per il grande pubblico. Con il suo impatto su diversi aspetti della società, Yvan Goll ha catturato l'attenzione della comunità globale e ha generato un ampio dibattito sulle sue implicazioni. Dalla sua nascita alla sua evoluzione nel tempo, Yvan Goll ha lasciato un segno indelebile nella storia e ha causato una serie di cambiamenti significativi in vari ambiti. In questo articolo esamineremo più da vicino l'impatto di Yvan Goll ed esploreremo le sue numerose sfaccettature per comprenderne meglio l'importanza oggi.
Yvan Goll, nato Isaac Lang (Saint-Dié, 29 marzo 1891 – Neuilly-sur-Seine, 27 febbraio 1950), è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo e traduttore francese naturalizzato tedesco.
Figlio di un rappresentante di tessuti di famiglia ebraica, morto quando lui aveva soltanto sei anni, Yvan Goll lascia il dipartimento dei Vosgi con la madre per andare a stabilirsi presso parenti a Metz, all'epoca città tedesca, dove sua madre lo fa naturalizzare per facilitargli il percorso scolastico. Frequenta quindi gli studi di diritto alle università di Strasburgo, Friburgo in Brisgovia et Monaco di Baviera, laureandosi nel 1912. Nel 1913, a Berlino, partecipa all'movimento espressionista e in un breve testo lirico, Le Canal de Panama, descrive la lotta degli elementi contro l'uomo e l'eroica apertura del medesimo canale. Una nuova versione del medesimo testo, pubblicata nel 1918 si conclude in una chiave fortemente pessimistica.
Dal 1914 al 1919, per sfuggire alla guerra, ripara in Svizzera, dove milita con i suoi scritti nel gruppo pacifista raccolto attorno a Romain Rolland e Henri Guilbeaux. Lì nel 1917 incontra Claire (Klara) Studer, nata Aischmann, giornalista e donna di lettere, divorziata dall'editore Heinrich Studer, che nel 1921 diventerà sua moglie. A Zurigo, frequente Hans Arp, Tristan Tzara e Francis Picabia, e pubblica in particolare un grosso poema intitolato Le Requiem pour les morts de 1916.
Trasferitasi a Parigi nel 1919, la coppia si lega con scrittori e artisti come André Malraux, Fernand Léger, Blaise Cendrars, Marc Chagall, Robert Delaunay e Claire Goldschmidt-Malraux. Nel 1920 Marcel Mihalovici compone la musica per Mélusine, opera in 4 atti di Yvan Goll, la cui versione tedesca, datata 1924, sarà ulteriormente messa in musica da Aribert Reimann e rappresentata a partire dal 1971. A Parigi Goll pubblica alcune antologie di poeti tedeschi e francesi e vive di traduzioni in tedesco (traducendo tra l'altro testi di Blaise Cendrars e l'Ulisse di James Joyce. Nel 1924 fonda la rivista Surréalisme urtandosi con André Breton e la sua cerchia. Nel 1927 scrive il libretto di un'opera surrealista, Royal Palace, messa in musica da Kurt Weill. Scrive inoltre la sceneggiatura della cantata Der Neue Orpheus, sempre di Weill.
In Francia e Germania appaiono sue raccolte di poesie oltre a romanzi e saggi. La più nota tra le sue opere teatrali ancora segnate dall'espressionismo è Mathusalem ou l'Éternel Bourgeois. Nelle canzoni di Jean sans Terre esprime la sua solitudine di uomo, di ebreo errante sballottato tra due culture. È del 1929 il romanzo Sodome et Berlin
Dal 1939 al 1947, la coppia si rifugia negli Stati Uniti per sfuggire al nazismo, vivendo di giornalismo e letteratura. A partire dal 1943 Yvan Goll pubblica nella sua rivista Hémisphères e nelle omonime edizioni opere di Saint-John Perse, Aimé Césaire, Breton, Alain Bosque, Henry Miller, Kurt Seligmann e giovani poeti americani.
La Leucemia, di cui soffre dal 1944, lo tiene in esilio lontano dalla Francia e l'esplosione della Bomba atomica gli ispira un'opera poetica in cui occupano un grande spazio le forze ctonie, l'Alchimia, la Cabala ebraica e la disintegrazione della materia. Al suo ritorno in Francia pubblica le sue raccolte di poesie e definisce il proprio concetto di arte, il Réisme.
Muore nel 1950 a 58 anni lasciando un testamento poetico Traumkraut (L'erba di sogno), che sarà pubblicato dalla vedova Claire, oltre a numerose poesie inedite.
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