L'argomento The Living Years (singolo) è stato oggetto di molti dibattiti e controversie negli ultimi anni. Fin dalla sua comparsa ha catturato l’attenzione di esperti e appassionati, generando infiniti pareri e punti di vista. In questo articolo esploreremo in modo approfondito gli aspetti più rilevanti legati a The Living Years (singolo), analizzandone le origini, l'evoluzione e il suo impatto sulla società attuale. Allo stesso modo, esamineremo le diverse prospettive che esistono attorno a questo argomento, fornendo una visione ampia e completa che permetta al lettore di comprenderne la complessità.
The Living Years singolo discografico | |
---|---|
Artista | Mike + The Mechanics |
Pubblicazione | 27 dicembre 1988 |
Durata | 5:32 |
Album di provenienza | The Living Years |
Genere | Soft rock |
Etichetta | Atlantic Records, WEA |
Produttore | Christopher Neil, Mike Rutherford |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | ![]() (vendite: 400 000+) |
Mike + The Mechanics - cronologia | |
The Living Years è una canzone del gruppo inglese Mike + The Mechanics, scritta da Mike Rutherford e B.A. Robertson e pubblicata come secondo singolo dell'album omonimo nel 1988. Raggiunse la prima posizione nella statunitense Billboard Hot 100, in Canada, Australia ed Irlanda, nonché il secondo posto nella classifica britannica.
Vinse nel 1990 l'Ivor Novello Award per la miglior canzone e fu candidata a quattro Grammy Award.
Il testo parla di un conflitto irrisolto tra un uomo e suo padre ormai deceduto e, più in generale, dello scontro fra generazioni. I versi vennero scritti a più riprese: Robertson iniziò prima che suo padre morisse, nel 1986, stesso anno in cui morì anche il padre di Rutherford[2].
Classifica (1989) | Posizione massima |
---|---|
Australia[3] | 1 |
Austria[3] | 18 |
Belgio (Fiandre)[3] | 25 |
Canada[4] | 1 |
Germania[3] | 13 |
Irlanda[5] | 1 |
Norvegia[3] | 10 |
Nuova Zelanda[3] | 11 |
Paesi Bassi[3] | 20 |
Regno Unito[6] | 2 |
Stati Uniti[7] | 1 |
Stati Uniti (adult contemporary)[7] | 1 |
Stati Uniti (mainstream rock)[7] | 5 |
Svezia[3] | 18 |
Esistono numerose versioni alternative della canzone, sia strumentali sia vocali, ad esempio di Engelbert Humperdinck, di James Last, dell’Orchestra Sinfonica di Londra e del complesso italiano dei Dik Dik.