Nel mondo di Serbelloni (famiglia) ci sono infiniti aspetti e sfaccettature che meritano di essere esplorati e analizzati in modo approfondito. Dalle sue origini fino alla sua evoluzione odierna, Serbelloni (famiglia) ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'umanità. Questo articolo approfondisce i vari aspetti che rendono Serbelloni (famiglia) un argomento di interesse universale, affrontandone gli impatti sociali, culturali, economici e politici. Seguendo le linee seguenti, ci immergeremo in un viaggio che ci porterà a scoprire l'importanza e la rilevanza di Serbelloni (famiglia) nella società contemporanea.
Serbelloni | |
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Stato | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Titoli | |
Fondatore | Pietro Ser Bello |
Data di fondazione | XIV secolo |
Etnia | italiana |
Rami cadetti |
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La famiglia Serbelloni (indicata da certa storiografia con la grafia di Sorbelloni) fu un'importante famiglia patrizia milanese, probabilmente originaria di Vimercate.
I primi cenni dell'esistenza della famiglia Serbelloni si ritrovano a Vimercate, già dalla fine del XIV secolo è attestato un tale Pietro detto Ser Bello (da cui probabilmente il cognome) e, secondo la documentazione del Fondo Riva Finoli all'Archivio di Stato di Milano, la famiglia risultava già nobilitata se lo zio del detto Pietro, Vitale, poté sposare nel 1371 la nobildonna Caterina de Capitani di Vimercate. Pietro sposò la nobile Benvenuta Casati.
I Serbelloni facevano parte del sottobosco nobiliare milanese, lavorando come notai, intrattenendo tenui rapporti con la corte, assumendosi incarichi di responsabilità nel laicato che gestiva le parrocchie. Solo dopo il matrimonio tra una Serbelloni e Bernardino de Medici (fermiere, appaltatore delle imposte e finanziere di piccolo livello), in maniera del tutto inaspettata, la famiglia entrò nella nobiltà. Infatti il figlio primogenito della coppia fu Gian Giacomo Medici detto il Medeghino, fatto Marchese di Musso e poi, in sostituzione, di Melegnano, generale imperiale e beneficiato del toson d'oro, mentre il secondo genito fu Giovanni Angelo, poi pontefice con il nome di Pio IV. I loro cugini furono sempre molto favoriti da questa parentela.
Fra i primi esponenti rilevanti si ricorda Gabrio Serbelloni, nominato capitano da Giovanni Giacomo de Medici ed in seguito, sia grazie al cugino, sia per evidenti meriti personali, generale per l'impero e per il pontefice e suo fratello minore Giovanni Antonio Serbelloni creato cardinale da Pio IV (figlio di Cecilia Serbelloni) nel 1560.
L'ultimo esponente di rilievo del ramo principale della famiglia fu Gian Galeazzo Serbelloni (Milano, 1744 - 1802), educato da Parini, che fece parte del Direttorio esecutivo della Repubblica Cisalpina.
Attualmente il ramo principale è rappresentato dai Cetti Serbelloni a cui il Re di Italia Umberto II concesse il titolo di Barone Cetti Serbelloni di San Gabrio.