Nel mondo di oggi, Sandō è diventato un elemento fondamentale che influenza vari aspetti della nostra vita quotidiana. Che sia a livello personale, professionale o sociale, l’importanza di Sandō non può essere sottovalutata. Dal suo impatto sulla salute e sul benessere alla sua influenza sull’economia e sull’ambiente, Sandō svolge un ruolo cruciale nel modo in cui viviamo e interagiamo con il mondo che ci circonda. Pertanto, è fondamentale comprendere appieno tutti gli aspetti relativi a Sandō, al fine di prendere decisioni informate e costruire un futuro sostenibile e prospero. In questo articolo esploreremo in dettaglio i diversi aspetti di Sandō e la sua rilevanza nella società odierna.
Un sandō (参道?) nell'architettura giapponese è una strada o un sentiero che conduce a un santuario shintoista o a un tempio buddista[1][2][3].
Il sandō inizia solitamente in prossimità di un torii shintoista o di un sanmon buddista, portali che segnano l'inizio dell'area sacra di un santuario o di un tempio. Un sandō può essere definito frontale (表参道?, omote-sandō), quando conduce all'ingresso principale, o secondario (裏参道?, ura-sandō) se conduce a un'entrata secondaria o retrostante; in alcuni casi è possibile imbattersi anche in percorsi laterali (脇参道?, waki-sandō)[4].
Tecnicamente un sandō non dovrebbe essere una strada diritta, poiché è ritenuto sconvenevole avvicinarsi alla divinità in modo troppo diretto, ma i sandō frontali costituiscono ormai la norma[2]. In alcuni casi l'area di fronte a un santuario è disseminata di ciottoli, piccole pietre, ghiaia o sabbia fine disposta ordinatamente, in modo da ricreare un'atmosfera naturale piacevole per i visitatori e i fedeli[4]. Lungo il cammino è possibile inoltre trovare delle lampade in pietra o altri tipi di decorazioni[3].
Quando si percorre il sandō bisognerebbe mantenersi ai lati, dal momento che la zona centrale è, secondo la concezione shintoista, riservata ai kami, ossia alle divinità.[5]