In questo articolo approfondiremo l'argomento Pinza, che ha suscitato grande interesse in diversi ambiti. Pinza è un argomento che ha catturato l'attenzione di accademici, professionisti e pubblico in generale, grazie alla sua rilevanza e al suo impatto nella società odierna. Nel corso degli anni Pinza ha generato dibattiti e riflessioni in diversi contesti, dalle questioni storiche agli aspetti tecnologici. In questo articolo analizzeremo diverse prospettive e approcci su Pinza, con l’obiettivo di comprenderne l’importanza e le implicazioni oggi.
La pinza (termine usato per lo più al plurale, facendo riferimento alla dualità delle parti componenti: un paio di pinze) è un utensile utilizzato per lo più dai meccanici, elettricisti, falegnami, idraulici e fa parte del corredo degli attrezzi presenti in quasi tutte le case.
Le pinze furono inventate in Europa intorno all'anno 2000 a.C. per tenere serrati oggetti molto caldi, quali i pezzi di ferro incandescente, da forgiare sopra l'incudine. Tra le più remote illustrazioni che ritraggono le pinze sono quelle che fanno vedere il dio greco Efesto nella sua fucina.[1]
La pinza può assumere varie forme, in funzione del suo utilizzo, ed è impiegata per afferrare, stringere, unire e tagliare gli oggetti su cui si lavora. È formata da due bracci, spesso simmetrici, mobili, di acciaio che ruotano intorno ad un robusto perno. La parte più corta dei bracci, il becco, può essere dritta o curva ed avere varie configurazioni e dimensioni; nelle pinze universali generalmente l'estremità è composta da tre porzioni: la prima, lineare, e la seconda, semicircolare o semiovale, sono zigrinate e servono per afferrare e tenere fermi gli oggetti mentre la terza, formata da due cesoie, viene utilizzata per tagliare fili di ferro, cavi, chiodi ed altri oggetti di piccolo spessore. La parte più lunga, che forma i manici, è generalmente ricoperta di materiale isolante e antiscivolo per evitare pericoli di folgorazione quando si lavora su oggetti posti sotto tensione elettrica e per migliorare la presa. I materiali utilizzati per realizzare le pinze consistono principalmente in acciai in lega con cromo e/o vanadio.
Il principio di funzionamento della pinza si basa sulle proprietà delle leve di primo genere,[2] dove il fulcro si identifica con il perno ed i punti di applicazione delle forze con i becchi (forza resistente) ed i manici (forza motrice); per la diversa lunghezza dei becchi e dei manici, la forza applicata risulta inferiore a quella esercitata sul pezzo tenuto stretto tra le ganasce.
Nel 1998, il direttore d'orchestra americano David Woodard diresse un requiem sulla fauna selvatica per un pellicano bruno della California usando una pinza piuttosto che una bacchetta del direttore d'orchestra.[3]