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Michela Miti, pseudonimo di Michela Macaluso[1] (Roma, 12 giugno 1963[2]), è un'ex attrice italiana.
Di padre siciliano e madre toscana, nel 1978, mentre è in vacanza con i genitori sulla riviera adriatica, partecipa a un concorso di bellezza e viene eletta Miss Cinema Riccione, ottenendo subito proposte per iniziare la carriera di fotomodella. Nel 1980 viene scritturata dalla Rai per condurre la rubrica Game all'interno del programma televisivo pomeridiano per ragazzi 3, 2, 1... contatto!.
Dopo aver posato senza veli nel marzo del 1981 per l'edizione italiana di Playboy, diventa celebre per le sue partecipazioni in due film della commedia sexy all'italiana del filone di Pierino, ovvero Pierino contro tutti e Pierino colpisce ancora. Nel secondo film partecipa come cantante interpretando il tema Duppi duppi du, al quale hanno contribuito svariati musicisti, come Richard Tee al pianoforte e al sintetizzatore, Donald Dunn, Willie Weeks e Chuck Rainey al basso elettrico, Jim Keltner, Ray Cooper e Harvey Mason alla batteria e percussioni, Chuck Findley alla tromba.
Tra le sue altre pellicole di maggiore successo, ci sono invece W la foca, Biancaneve & Co. e Vieni avanti cretino, tutte del 1982. Prima ancora di avere successo come attrice appare in diversi servizi fotografici di nudo, conquistando le copertine di riviste come Playmen e Blitz. Partecipa in seguito anche ad un film erotico vietato ai minori di 18 anni, Dolce pelle di Angela. Torna sulle scene nel 1999, in diverse pièce teatrali e nel film Gialloparma, tutti scritti dal suo compagno Alberto Bevilacqua.
Oltre alla carriera cinematografica e televisiva in Rai si è dedicata anche alla poesia, pubblicando per la Mondadori nel 2001 la raccolta Alchimia celeste, cui segue L'innocenza perduta dieci anni dopo.[3][4] Ha inciso inoltre alcuni singoli, come Aria di festa del 1983, pezzo poi incluso nella raccolta The World of Coffee Bar (2005) della ZYX Music.[5][6]
Nel 2020 viene invitata alla trasmissione televisiva di Eleonora Daniele, Storie italiane. Durante l'intervista l'attrice raccontò che, quando aveva poco più di sedici anni, mentre stava per eseguire un provino per una parte in un film, attraverso la complicità del suo agente, subì delle violenze sessuali da parte di un famoso produttore cinematografico italiano, preferendo non rivelare il suo nome, poiché era morto, ed esprimendo soprattutto il disagio vissuto in quel momento. Successivamente, la Miti, che riuscì tuttavia a liberarsi dalle ripetute avances sessuali, non senza difficoltà, fu contattata dal suo agente, il quale le comunicò che non era più desiderata per il film. Al termine dell'intervista, l'attrice romana dichiarò di essersi sottoposta a terapie e analisi con specialisti per diversi anni, provando a superare il trauma che l'aveva segnata profondamente.[7][8][9]
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