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Logothetes tou genikou | |
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Stato | ![]() |
Tipo | Ministro delle finanze |
Predecessore | Prefetto del pretorio |
Nominato da | Imperatore bizantino |
Il logothetēs tou genikou (in greco antico: λογοθέτης τοῦ γενικοῦ?), spesso chiamato genikos logothetēs o semplicemente ho genikos (in greco antico: ὁ γενικός?), era un titolo di "ministro finanziario", genikon logothesion del medio impero bizantino.[1]
Il genikon era responsabile della tassazione e delle entrate ed era anche un tribunale per cause di carattere finanziario.[1] Come tale, essa ampiamente svolgeva i compiti del precedente sacrae largitiones, anche se era in gran parte derivata dalla "Direzione generale" della prefettura del pretorio.[2] Il primo certo logothetēs tou genikou, il monaco Theodotos, è menzionato nel 692, ma la posizione potrebbe essere di creazione precedente intorno al 626.[3][4] L'ufficio del genikon e del suo logotera era uno dei principali ministeri per l'intero medio periodo bizantino (VII-XII secolo). Durante il regno della dinastia dei Comneni, la sua importanza andò declinando, ma riprese importanza sotto gli imperatori della dinastia degli Angeli. Dopo il sacco di Costantinopoli del 1204 e la dissoluzione dell'impero bizantino, l'ufficio di logothetēs tou genikou divenne un titolo essenzialmente onorifico del successore impero di Nicea e poi restaurato dai Paleologi dopo il 1261.[4] Lo scrittore della metà del XIV secolo, Pseudo-Codino lo indica al 20º posto nella gerarchia imperiale, tra il parakoimōmenos della camera da letto imperiale e il prōtovestiaritēs.[5] Il suo abito di corte distintivo e le insegne, in questo periodo, erano costituiti da un cappello a tesa larga chiamato skiadion, di seta bianca, un lungo caffetano di seta - kabbadion e per le cerimonie e feste, un cappello a cupola skaranikon di seta bianca e oro, con ricami in oro e decorato con le immagini dell'imperatore nella parte anteriore e posteriore. A differenza di altri funzionari, egli non portava con sé alcun membro del personale di ufficio (dikanikion).[6] Nel periodo dei Paleologi il titolare era un intellettuale o uno statista, come Giorgio Acropolite e Theodoros Metochite. L'ultimo logothetēs tou genikou di cui si hanno notizie certe fu Giovanni Androuses nel 1380.[4] A quel punto, però, le sue funzioni originali erano state da tempo dimenticate; come scrive Pseudo-Kodinos, "la funzione del logoteta generale è sconosciuta".[7]
I subordinati del logothetēs tou genikou erano: