Nell'articolo di oggi parleremo di Le mura di Sana, un argomento che ha acquisito grande importanza negli ultimi anni. Le mura di Sana è un concetto che ha generato dibattiti e polemiche in diversi ambiti, dalla politica alla tecnologia, passando per la cultura e la società in generale. In questo articolo esploreremo diversi aspetti legati a Le mura di Sana, analizzeremo il suo impatto sulla nostra vita quotidiana e rifletteremo sulla sua rilevanza nel mondo di oggi. Qualunque sia la tua posizione riguardo Le mura di Sana, ti invitiamo a continuare a leggere per ampliare le tue conoscenze su questo argomento così attuale oggi.
Le mura di Sana | |
---|---|
![]() | |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1971 |
Durata | 14 min |
Genere | documentario |
Regia | Pier Paolo Pasolini |
Soggetto | Pier Paolo Pasolini |
Sceneggiatura | Pier Paolo Pasolini |
Produttore | Franco Rossellini |
Fotografia | Tonino Delli Colli, Sebastiano Celeste (non accreditato) |
Montaggio | Tatiana Casini Morigi |
Interpreti e personaggi | |
|
Le mura di Sana[1] è un cortometraggio documentario del 1971 diretto da Pier Paolo Pasolini.
Il film, prodotto da Franco Rossellini, è girato in forma di appello all'UNESCO.
Le riprese iniziarono domenica 18 ottobre 1970, l'ultimo giorno che Pasolini si trovava a Sana'a, nello Yemen del Nord, per le riprese del film Il Decameron. Il breve documentario fu girato anche in Italia nel comune di Orte e nella regione dell'Hadramawt nello Yemen del Sud.
L'impegno di Pasolini per la salvaguardia delle città era notevole e nel 1974 girò (con Paolo Brunatto) Pasolini e... la forma della città,[2] un altro breve documentario sulle città di Orte e Sabaudia. Come lui stesso disse: "È uno dei miei sogni occuparmi di salvare Sana'a ed altre città, i loro centri storici: per questo sogno mi batterò, cercherò che intervenga l'Unesco”.
L'appello di Pasolini fu accolto: nel 1986, per le sue preziose testimonianze artistiche, la città vecchia di Sana'a fu dichiarata patrimonio dell'umanità.[3]