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Isabella Biagini e Gianni Nazzaro in uno spettacolo del 1983
Il passaggio alla televisione avvenne in occasione di un concorso per annunciatrici in cui lei, sfoggiando un look da fatalona svampita, provocò tanta confusione e ilarità da venire immediatamente scritturata, il giorno successivo, per un ruolo comico.[6]
Divenuti sempre più rari gli impegni di lavoro, anche a causa della non sempre costante affidabilità professionale e della forte umoralità, l'attrice subì una flessione di popolarità che la confinò nell'ambito dello spettacolo di cabaret e delle TV locali.[8]
Nel 1992 fece scalpore la sua decisione di prendere parte al programma Agenzia matrimoniale in veste di cuore solitario: in quell'occasione l'attrice fu infatti accusata di voler farsi pubblicità in un momento di declino professionale.[9]
Isabella Biagini ebbe una vita sentimentale difficile, segnata da dolori, da due matrimoni falliti (dal primo dei quali nacque la figlia Monica, morta nel 1998) e da tormentate relazioni.[8]
Nel 2016 viveva con una pensione di 700 euro al mese,[11] mentre nel gennaio 2017 venne prima sfrattata (da un'abitazione che rimase peraltro danneggiata da un incendio - secondo l'attrice doloso - proprio il giorno precedente lo sfratto) e poi investita da un'automobile mentre cercava di raggiungere il suo cagnolino, come lei stessa riferì in un videomessaggio nel programma Pomeriggio Cinque, condotto da Barbara D'Urso.[12]
Isabella Biagini partecipò ad alcune serie della rubrica televisiva di sketch pubblicitari Carosello in onda sulla Rai:[13] nel 1967 pubblicizzò, insieme a Enrico Simonetti, le camicie Aramis; nel 1969 e 1970 l'elenco telefonico delle Pagine Gialle per la SEAT; nel 1971 (con Karin Schubert) e nel 1972 la birra Wührer.
1967 – Mangio la mia mela/Una figlia primitiva (Mustang, CM 30004)
Note
Annotazioni
^Secondo alcune fonti Isabella Biagini sarebbe nata nel 1943 (l'8 dicembre[2] o il 19 dicembre[3]) e avrebbe avuto 74 anni al momento della morte[4][2]. L'Agenzia ANSA ha messo in discussione questa età, scrivendo che forse aveva qualche anno in più.[5]La data dell'8 dicembre 1940 è anche riportata sulla sua lapide (l'8 dicembre è il giorno dell'Immacolata Concezione da cui deriva il suo vero nome, Concetta).[senza fonte]