Institute for Historical Review

Nel mondo di oggi, Institute for Historical Review è un argomento che genera grande interesse e dibattito nella società. Dalle origini ad oggi, Institute for Historical Review è stato punto di riferimento e di confronto in diversi ambiti, dalla politica alla cultura. Il suo impatto è stato tale da lasciare un segno indelebile nella storia e la sua rilevanza dura ancora oggi. In questo articolo esploreremo le varie sfaccettature di Institute for Historical Review, dai suoi aspetti più controversi ai suoi contributi positivi. Analizzeremo la sua influenza in diversi ambiti e come ha plasmato il mondo in cui viviamo. Senza dubbio Institute for Historical Review continua ad essere un argomento di grande importanza e il suo studio è fondamentale per comprendere la società odierna.

L'Institute for Historical Review (IHR), fondato da Willis Carto e David McCalden nel 1978, è un'organizzazione statunitense di natura negazionista e antisemita.

Descrizione

Si autodefinisce un centro culturale di pubblico interesse, di ricerca e di pubblicazione col fine di promuovere una maggiore consapevolezza pubblica della storia. Tuttavia essa è universalmente riconosciuta come neonazista, negazionista e antisemita. La CNN ha definito l'IHR "la principale organizzazione negazionista del mondo". L'IHR pubblica una rivista e organizza congressi internazionali.

L'Istituto ha anche compilato 66 domande con risposta su varie tematiche dell'Olocausto, volte a smentirlo o ridurlo.

Causa legale con Mel Mermelstein

L'istituto offrì una ricompensa di 50.000 dollari a chi avesse provato che gli ebrei furono vittime nei campi di sterminio, uccise con le camere a gas. Mel Mermelstein fornì tali prove ma l'istituto si rifiutò di versare la ricompensa promessa. Ne seguì un processo e il giudice Robert Wenke della Corte Superiore confermò che l'impegno doveva essere mantenuto e, implicitamente, che l'Olocausto è un fatto legalmente incontestabile, sconfessando le premesse negazioniste dell'istituto.[1][2]

Note

  1. ^ (EN) LAWSUIT OVER PROOF OF HOLOCAUST ENDS WITH PAYMENT TO A SURVIVOR, su nytimes.com. URL consultato il 10 settembre 2020.
  2. ^ Michael Collins Piper.

Bibliografia

  • (EN) Michael Collins Piper, Best witness: the Mel Mermelstein affair and the triumph of historical revisionism, Washington, D.C., Center for Historical Review, 1994, ISBN 9780935036480, OCLC 34685404.
Controllo di autoritàVIAF (EN143885859 · ISNI (EN0000 0001 2293 5868 · LCCN (ENn82097260 · GND (DE1228646-1 · BNF (FRcb124704898 (data) · J9U (ENHE987007263176505171