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Goldengirl - La ragazza d'oro | |
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Titolo originale | Goldengirl |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1979 |
Durata | 104 min |
Genere | drammatico, fantascienza, sportivo |
Regia | Joseph Sargent |
Sceneggiatura | John Kohn |
Produttore | Elliott Kastner, Danny O'Donovan |
Casa di produzione | Backstage Productions |
Fotografia | Stevan Larner |
Montaggio | Harry Keramidas |
Musiche | Bill Conti |
Scenografia | Sydney Z. Litwack (art director), Jerry Adams (set decorator) |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Goldengirl - La ragazza d'oro (Goldengirl) è un film del 1979 diretto da Joseph Sargent.
È un film drammatico statunitense a sfondo fantascientifico e sportivo con James Coburn, Harry Guardino, Curd Jürgens, Robert Culp, Leslie Caron. È basato sul romanzo del 1977 Goldengirl di Peter Lear.[1]
Uno scienziato neo-nazista, il dottor Serafin, ha sviluppato un modo per creare un essere umano fisicamente superiore e lo ha testato sulla sua figlia adottiva Goldine. Fin dall'infanzia, il padre ha iniettato nel sangue di Goldine vitamine e ormoni. Ora che è cresciuta, è il momento che dia una prova del funzionamento. Serafin dichiara che la sua "goldengirl" riuscirà a vincere tre gare alle Olimpiadi di Mosca del 1980 (i 100, 200 e 400 metri).
Per sovvenzionare la sua opera, Serafin vende azioni sul futuro della figlia a un consorzio di cinici uomini d'affari, che inviano l'esperto di merchandising Dryden affinché controlli i loro interessi. Lo sviluppo personale ed emotivo di Goldine, nel frattempo, viene lasciato nelle mani di uno psicologo, il dottor Lee.
Il film, diretto da Joseph Sargent su una sceneggiatura di John Kohn,[2] fu prodotto da Elliott Kastner e Danny O'Donovan per la Backstage Productions[3] e girato, tra le altre location, nel Cerritos College a Norwalk in California.[4]
Il film fu distribuito con il titolo Goldengirl negli Stati Uniti dal 15 giugno 1979[5] al cinema dalla AVCO Embassy Pictures.[3]
Altre distribuzioni:[5]
Secondo il Morandini il film "mette molti (troppi) temi al fuoco... senza approfondirne alcuno". Morandini segnala inoltre le "scene di stadio efficaci".[6]
La tagline è: "These five men have developed, trained and programmed this stunning blonde to accomplish feats no human being has ever done before. They all stand to make a fortune, if they can just keep her together.".[7]