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Günter Lüling (Varna, 25 ottobre 1928 – Erlangen, 10 settembre 2014) è stato un teologo tedesco.
Figlio di un missionario e cugino dell'orientalista Hans Heinrich Schaeder, studiò in Germania.[1]
Superò l'esame di diploma di studi medi superiori nel 1949 e intraprese studi di teologia protestante, dell'Antico Testamento, di Latino, di Greco, di Aramaico e di Arabo. Si laureò nel 1957. Si sposò nel 1960 con Hannelore, che diventerà la sua collaboratrice.
Dal 1962 al 1965, Lüling diresse il Goethe-Institut di Aleppo (Siria), dove imparò l'arabo dialettale. Al suo ritorno in Germania, lavorò come assistente universitario e nel 1970 presentò il suo elaborato di tesi sull'interpretazione di alcune Sure coraniche come antichi inni cristiani di origine ariana[2]. L'opera riceve il miglior giudizio (eximium opus), equivalente teoricamente alla sua accettazione automatica. Tuttavia il rinomato islamista e arabista Anton Spitaler,[3] che aveva lavorato con Gotthelf Bergsträsser, ottiene l'esclusione di Lüling, che deve abbandonare l'università.[4]. Due anni dopo, una versione accresciuta della stessa "scandalosa" tesi revisionista, viene ancora una volta rifiutata dagli accademici. Egli decide allora di pubblicare da solo Über den Ur-Qur'an (Sul Corano primitivo)[5].
Continua da quel momento a lavorare come ricercatore autonomo e senza affiliazioni universitarie.
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