Eleanor Beauchamp

In questo articolo esploreremo l'affascinante mondo di Eleanor Beauchamp, analizzando il suo impatto sulla società odierna e la sua rilevanza in diversi aspetti della vita quotidiana. Dalle sue origini fino alla sua influenza oggi, Eleanor Beauchamp ha svolto un ruolo cruciale nel plasmare il mondo in cui viviamo. Attraverso un approccio multidisciplinare, ne esamineremo le implicazioni in diversi ambiti, dalla politica all'economia, alla cultura e alla tecnologia. Allo stesso modo, approfondiremo aspetti meno conosciuti di Eleanor Beauchamp, rivelando nuove prospettive che ci permetteranno di comprenderne meglio l'importanza nel contesto attuale. Attraverso questo viaggio, ci proponiamo di offrire al lettore una visione ampia e arricchente di Eleanor Beauchamp, invitandolo a riflettere sul suo ruolo nel mondo contemporaneo.

Eleanor Beauchamp (Wedgenock, settembre 1408Londra, 6 marzo 1467) è stata una nobile inglese, contessa consorte di Somerset.

Biografia

Era figlia di Richard de Beauchamp, XIII conte di Warwick e di Elizabeth de Berkeley.

Prima del 1430 venne data in sposa a Thomas de Ros, IX Barone de Ros[1][2]. La coppia ebbe tre figli:

Dopo esser rimasta vedova nel 1430, sposò tra il 1431 e il 1435 Edmund Beaufort, II duca di Somerset, figlio di John Beaufort, I conte di Somerset e Lady Margaret Holland.Il matrimonio avvenne senza licenza ed il perdono arrivò il 7 marzo 1438[1].

Dall'unione nacquero dieci figli:

Rimasta di nuovo vedova nel 1455, Eleonor contrasse un terzo matrimonio con Walter Rokesley da cui non ebbe altri figli[5].

Note

  1. ^ a b Lundy, Darryl. "The Peerage: Lady Eleanor Beauchamp". Retrieved 6 October 2009.
  2. ^ Crawley, Charles. "Medieval Lands: England, Earls - Created 1067-1122". Retrieved 27 October 2009.
  3. ^ a b c Alison Weir, Britain's Royal Family: A Complete Genealogy (London, U.K.: The Bodley Head, 1999), page 106.
  4. ^ a b c d e f g Alison Weir, Britain's Royal Family: A Complete Genealogy (London, U.K.: The Bodley Head, 1999), page 105.
  5. ^ Douglas Richardson, Plantagenet Ancestry, p. 614.

Voci correlate