Caproni-Pensuti

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Caproni-Pensuti
Il Caproni (Breda) Pensuti di fronte agli hangar della Breda
Descrizione
TipoRicognitore
Equipaggio1 (Pilota)
ProgettistaEmilio Pensuti
CostruttoreCaproni
Data impostazione1914
Data primo volo1918
Data entrata in servizio1918
Data ritiro dal servizio1923
Utilizzatore principaleItalia (bandiera) Regia Aeronautica
Altre variantiBreda-Pensuti Breda
Dimensioni e pesi
Lunghezza3,8 m
Apertura alare4,0 m
Altezza2,4 m
Peso carico230 kg
Propulsione
Motore1 Anzani
Potenza35 CV
Prestazioni
Velocità max95 km/h
Autonomia4 h

informazioni tratte dal sito: flyingmachines.ru[1]

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Il Caproni-Pensuti o Breda-Pensuti, affettuosamente chiamato triplanino, è stato un piccolo aereo da ricognizione e addestramento a struttura triplana progettato da Giovanni Caproni e costruito nel 1918. Nelle intenzioni del costruttore avrebbe dovuto rappresentare un primo passo, economico e semplice da pilotare, per i potenziali acquirenti.[2]

Descrizione tecnica

L'immagine dà l'idea della ridotta apertura longitudinale delle ali, solo 4 metri.
In volo sul campo di Taliedo.
Il Caproni-Pensuti in volo.

Con un'apertura alare di soli 4 metri, una lunghezza di 3,80 m ed un peso totale di 230 kg a pieno carico, molto probabilmente esso è stato il più piccolo aereo della prima guerra mondiale[senza fonte].

Venne progettato per effettuare missioni di ricognizione a corto raggio al servizio delle truppe di terra.

Il progettista Giovanni Caproni ed il pilota, e collaudatore, Emilio Pensuti iniziarono a lavorare all'idea di questo piccolo triplano già dal 1914, ma solo alla fine del 1918 alcuni di questi aerei entrarono in servizio, anno in cui morì lo stesso Pensuti.

Vennero costruite due versioni: la prima aveva un motore a tre cilindri, con i cilindri disposti longitudinalmente a ventaglio, Anzani da 35 CV raffreddato ad aria; la seconda era più potente avendo un motore a sei cilindri da 80 CV.

La struttura era completamente lignea con una fusoliera a sezione rettangolare e le tre paia di ali erano poste sullo stesso asse; il carrello aveva una luce molto ampia ed era provvisto di pattino d'appoggio posteriore.

In volo il velivolo si caratterizzava per l'estrema stabilità, il corto spazio di decollo nonché per la bassa velocità di stallo.[3]

La velocità massima era di 100 km/h (62 mhp) e quella di atterraggio 40 km/h (25 mhp), raggiungeva i 3000 metri di quota in 15 minuti.[4]

Versioni

Fu costruito da due aziende e le denominazioni cambiarono in funzione della ditta di costruzione:

Note

  1. ^ (RU) Pensuti Triplane, su flyingmachines.ru.
  2. ^ Piccole ali italiane, su saldimentali.wordpress.com.
  3. ^ Camillo Viglino, Camilla Hurwitz e Victor Viglino, Memoirs of Lt. Camillo Viglino: Italian Air Force 1915-1916, Trafford Publishing, 1º settembre 2001, p. 30, ISBN 978-1-55212-933-3. URL consultato il 29 aprile 2012.
  4. ^ (EN) bristol | 1920 | 0522 | Flight Archive, su flightglobal.com.

Voci correlate

Collegamenti esterni