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Caproni Ca.350 | |
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Descrizione | |
Tipo | caccia pesante |
Equipaggio | 2 |
Progettista | Cesare Pallavicino |
Costruttore | ![]() |
Esemplari | 1 incompleto |
Altre varianti | Caproni Ca.335 Caproni Ca.380 Caproni Ca.355 Tuffo |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 10,61 m |
Apertura alare | 13,20 m |
Altezza | 3,00 m |
Superficie alare | 23,80 m² |
Capacità | 2 500 kg |
Propulsione | |
Motore | Isotta Fraschini Zeta RC.42 |
Potenza | 1250 CV |
Prestazioni | |
Velocità max | 650 km/h a 4 000 m |
Velocità di stallo | 115 km/h (presunta) |
Velocità di crociera | 325 km/h |
Autonomia | 700 km (presunta) |
Tangenza | 9 000 m |
Armamento | |
Mitragliatrici | 2 calibro 7,7 mm nelle semiali |
Cannoni | 2 Hispano-Suiza HS.404 calibro 20 mm, uno sul dorso in posizione fissa ed uno frontale. |
Bombe | fino a 100 kg (presunto) |
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Il Caproni Ca.350 fu un aereo da caccia pesante monomotore sviluppato dall'azienda aeronautica italiana Caproni CAB nei tardi anni trenta e rimasto alle prime fasi di sviluppo senza mai essere completato.
Il Ca.350 venne progettato da Cesare Pallavicino come aereo multiruolo per caccia, ricognizione e bombardamento, completamente in metallo, a due posti, alimentato da un motore Isotta Fraschini Zeta RC.42 da 1 250 hp. Questo progetto, che risale al 1939 e costituisce l'evoluzione dei concetti di caccia pesante multiruolo espressi nel precedente progetto Caproni Ca.335/SABCA S 47. Questo aereo innovativo per l'epoca, pur non specializzato, aveva una velocità massima stimata di circa 650 km/h, ma la costruzione è stata abbandonata in quanto monomotore, mentre la preferenza della Regia Aeronautica era per un plurimotore[1].