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Ayakashi (アヤカシ?) è il nome collettivo usato per indicare gli yōkai che appaiono sopra la superficie di uno specchio d'acqua[1].
Nella Prefettura di Nagasaki, le luci fantasma atmosferiche che appaiono sopra l'acqua sono chiamate ayakashi, così come i funayūrei nella Prefettura di Yamaguchi e nella Prefettura di Saga[1]. Nel Giappone occidentale, si dice che gli ayakashi siano gli spiriti vendicativi di coloro che sono morti in mare e che stiano tentando di catturare più persone per unirsi a loro[2]. Sull'isola di Tsushima, sono anche chiamate luci fantasma atmosferiche degli ayakashi (あやかし の 開花?, ayakashi no kaika)[3], appaiono sulle spiagge la sera e si dice che assomiglino a un bambino che cammina nel mezzo di un fuoco. Nel Giappone costiero, le luci fantasma atmosferiche appaiono come montagne che ostacolano il cammino, e si dice che scompaiano se non la si evita e si cerca anzi di urtarla prestandole attenzione[4].
C'è anche la credenza popolare che se una remora viva dovesse rimanere bloccata sul fondo di una barca, non sarebbe in grado di muoversi, quindi ayakashi è usato anche come sinonimo di questo tipo di pesce[5].
Nel Konjaku hyakki shūi di Toriyama Sekien, gli ayakashi sono rappresentati da un grande serpente marino, ma questo potrebbe in realtà essere un ikuchi[1].
Nel Kaidanoi no tsue, una raccolta di storie di fantasmi del periodo Edo, c'era scritto quanto affermato sopra[6]. Essa è ambientata a Taidōzaki, nel distretto di Chōsei, prefettura di Chiba: una certa nave aveva bisogno di acqua e attraccò a terra, di conseguenza una bella donna la raccolse da un pozzo e si recò alla barca. Quando questo venne riferito al barcaiolo, esso disse: «Non c'è nessun pozzo in quel luogo. Tanto tempo fa, c'era qualcuno che aveva bisogno di acqua, vi si recò nello stesso modo e scomparve. Quella donna era l'ayakashi». Il barcaiolo mise in fretta la nave in mare ma la donna lo inseguì e morse lo scafo dell'imbarcazione. Senza indugio essi la scacciarono colpendola con il remo, riuscendo così a scappare.