Al giorno d'oggi, Allile è un argomento che ha suscitato grande interesse in diversi ambiti. Dalla politica alla salute, dalla moda alla tecnologia, Allile è diventato un punto di discussione ricorrente. Le opinioni su questo argomento sono varie e polarizzate, il che ha generato un dibattito arricchente e, a volte, acceso. In questo articolo esploreremo diverse prospettive su Allile e il suo impatto sulla nostra società attuale. Inoltre, analizzeremo la sua evoluzione nel corso degli anni e la sua proiezione per il futuro. Senza dubbio Allile è un argomento che non lascia indifferente nessuno, e merita una riflessione profonda e ben argomentata.
In chimica l'allile (o gruppo allilico) è un gruppo funzionale derivante dal propilene (CH2=CH−CH3) per rimozione di un atomo di idrogeno dal carbonio saturo (CH3), la cui formula di struttura è quindi CH2=CH−CH2−.[1][2] Può esser visto come un vinile (CH2=CH−) unito a un ponte metilene (−CH2−).
I composti contenenti un allile si chiamano composti allilici (CH2=CH−CH2−X); alcuni di questi, come il cloruro di allile (CH2=CH−CH2−Cl) hanno notevole importanza pratica; inoltre, i gruppi −X uniti ad un allile si dice che sono in posizione allilica, a partire dall'idrogeno metilico del propilene (idrogeno allilico).[3][4]
Il carbocatione, il radicale e il carbanione derivanti da questo gruppo funzionale godono di una particolare stabilizzazione dovuta al fenomeno della risonanza che delocalizza le cariche o l'elettrone spaiato; per il carbocatione, ad esempio, si ha infatti il seguente schema:[5][6]
CH2=CH−CH2+ ↔ +CH2−CH=CH2
Questo determina a sua volta una particolare reattività dei composti allilici.[7]
Un altro gruppo funzionale con struttura e reattività simili è il benzile (C6H5−CH2−).[8]
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