Oggi vogliamo parlare di Via Ripagrande, un argomento che nel tempo ha generato interesse e polemiche. Via Ripagrande è una questione di cui si è parlato in diversi ambiti e che ha generato pareri contrastanti. Nel corso della storia, Via Ripagrande è stato oggetto di studio, dibattito e analisi, poiché la sua rilevanza e il suo impatto sono innegabili. In questo articolo esploreremo diversi aspetti legati a Via Ripagrande, dalla sua origine alla sua influenza oggi. Inoltre cercheremo di comprendere l'importanza di Via Ripagrande e come abbia segnato un prima e un dopo in vari contesti. Senza dubbio, Via Ripagrande è un argomento che non lascia nessuno indifferente e che continuerà a suscitare interesse in futuro.
Via Ripagrande | |
---|---|
![]() | |
Nomi precedenti | Via Grande Via di Ripagrande |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Città | Ferrara |
Informazioni generali | |
Tipo | strada urbana |
Collegamenti | |
Intersezioni | Corso Isonzo Via Piangipane Piazzetta Lucchesi Via Gusmaria Via Muzzina Via della Sacca Via Croce Bianca Via Centoversuri Via Boccacanale di Santo Stefano Via del Turco Vicolo del Chiozzino Via Boccaleone Corso Porta Reno |
Mappa | |
![]() | |
Via Ripagrande, a Ferrara, inizia dall'incrocio con corso Porta Reno e prosegue sino a corso Isonzo.[1]
Originariamente la via, lunga complessivamente quasi due chilometri, arrivava sino a Castel Tedaldo, demolito all'inizio del XVII secolo.
Fu tra le prime strade cittadine a nascere, in epoca medievale, ed anticamente iniziava vicino ad una chiesa della Madonnina, accanto alla Porta di Sotto, successivamente distrutta, che permetteva di uscire dalle mura per arrivare alla zona poi divenuta il quartiere di Quacchio (Il tratto che dall'incrocio con corso Porta Reno continua verso est in seguito è stato chiamato via Carlo Mayr).
A cominciare dall'anno 1279, il giorno di San Giorgio (il 24 di aprile), si tennero sull'intero tracciato della via corse di cavalli che partivano dalla contrada della Pioppa (il Quacchio appena ricordato) per arrivare a Castel Tedaldo (poi trasformato in Fortezza, poi in spianata o Piazza d'armi ed in seguito nel Quartiere Giardino).[1]
Sino ai primi decenni del XX secolo esistevano due vie che poi sono state unificate ed in parte il loro sviluppo, in particolare per la parte più ad ovest, è stato ridimensionato. Erano via Ripagrande e via Capo di Ripagrande. Storicamente, durante la prima fase di crescita della città dal Castrum bizantino, sorto ad est, gli insediamenti si concentrarono in direzione ovest, con le costruzioni che sorsero a ridosso del fiume Po, sulla sua riva settentrionale. La via fu così chiamata via Grande, o via di Ripagrande.
Per un certo periodo venne chiamata via Grande della Dogana per la presenza nel tratto poi divenuto via Carlo Mayr di un palazzo della gabella, trasferito in tempi successivi.[2][1]