Tomaso Sherman

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Tomaso Sherman (Venezia, 28 febbraio 1946[1]) è un regista e sceneggiatore italiano.

Biografia

Ex studente di architettura,[2] Tomaso Sherman inizia con una lunga collaborazione con il regista Gianni Serra,[2] col quale lavora come regista assistente allo spettacolo teatrale Cassio governa a Cipro di Giorgio Manganelli (Biennale di Venezia 1974) e al film Fortezze vuote - Umbria: una risposta politica alla follia. Poi come sceneggiatore ai film Il nero muove, La ragazza di via Millelire e alla serie televisiva di Rai 2 Che fare?, per la quale gli viene conferito il premio Flaiano 1980.[2]

Nel 1977 debutta come regista nel film TV È stato così, ispirato al romanzo di Natalia Ginzburg. Seguiranno varie altre produzioni televisive, concentrate principalmente fra la seconda metà degli anni ottanta ed i primi anni novanta, tra cui Ho visto uccidere Ben Barka, Il diavolo nella bottiglia da Stevenson, La fuga del generale Roatta, Guglielmo Giannini, l'uomo qualunque, Rose, Requiem per voce e pianoforte.

Per il cinema Sherman realizza due film: Duetto (1981), con protagonista Patrizia De Clara, premio Globo d'oro come migliore attrice per l'interpretazione di Maria, e Le cinque rose di Jennifer, tratto dall'omonima commedia di Annibale Ruccello. Sherman è anche fra i registi delle serie TV Specchio palese, I ragazzi del muretto del 1991, Incantesimo.

A teatro firma la regia de Il perfetto amore di Roberto Bracco ed Ellen Dean - Cime tempestose, scritto da Sherman stesso con Patrizia La Fonte. Per il "teatro in televisione" I mafiosi di Leonardo Sciascia e la ripresa televisiva di Medea, con Mariangela Melato. Per Rai 3 le commedie Il carteggio Descartes - Pascal il giovane di Jean-Claude Brisville, Pazza di Elvis di Hanif Kureishi e La musica deuxième di Marguerite Duras.

Fra i corti e i mediometraggi diretti da Sherman, Arrabal e il cavallo di Picasso, making-of del film di Fernando Arrabal L'albero di Guernica, La terrazza degli angeli, prodotto dal Salso Film & TV Festival di Salsomaggiore Terme, e per la Rai I convitati di pietra. Un itinerario di Giulio Einaudi tra i monumenti di Torino.[3]

Filmografia

Cinema

Televisione

Note

Collegamenti esterni