In questo articolo affronteremo l'argomento Tiro incrociato ed esploreremo le sue diverse sfaccettature. Tiro incrociato è un argomento di grande attualità nella società odierna, poiché influisce su diversi aspetti della vita quotidiana. In questo articolo analizzeremo la sua origine, la sua evoluzione nel tempo e la sua influenza in diversi ambiti. Inoltre, esamineremo le diverse prospettive che esistono attorno a Tiro incrociato, con l'obiettivo di offrire una visione completa e arricchente su questo argomento. Attraverso un approccio multidimensionale, miriamo a offrire ai nostri lettori una visione ampia e dettagliata di Tiro incrociato, con lo scopo di incoraggiare la riflessione e il dibattito attorno a questo argomento così attuale oggi.
Tiro incrociato (Love and Bullets) è un film anglo-statunitense del 1979 diretto da Stuart Rosenberg e John Huston (quest'ultimo non accreditato).
L'FBI decisa a dare un colpo decisivo al traffico di droga, pensano di incastrare il boss mafioso Joe Bomposa. A tale scopo inviano in Svizzera il loro agente Charles Congran per prelevare Jackie, l'amante del boss che, si pensa, abbia avuto modo di conoscere dei segreti e che possa diventare un prezioso testimone. Gli uomini di Bomposa, convincono il boss a commissionare l'omicidio dell'amante con l'aiuto del killer Vittorio Faroni.
Il film, diretto da Stuart Rosenberg e John Huston su una sceneggiatura di Wendell Mayes e John Melson con il soggetto dello stesso Mayes,[1] fu prodotto da Pancho Kohner per la Incorporated Television Company tramite la società di produzione di Lew Grade.[2] Fu girato in Svizzera e in Arizona[3] e il titolo di lavorazione fu Love and Bullets, Charlie.[4]
Il film fu distribuito nel Regno Unito nel 1979[4] al cinema e per l'home video dalla CBS/Fox Home Video nel 1990.[2]
Alcune delle uscite internazionali sono state:[4]
Secondo il Morandini il film "come documento sul crimine organizzato è meno attendibile della promessa di un marinaio. Tutto è stereotipato, e la regia effettistica non rimedia". Le uniche cose apprezzabili sarebbero "le freccette e la bara finale".[5]