Al giorno d'oggi, Ti darò un posto all'inferno è un argomento che ha acquisito grande rilevanza nella società. Che si tratti del suo impatto sull'economia, della sua influenza sulla cultura popolare o del suo ruolo nella storia, Ti darò un posto all'inferno ha catturato l'attenzione di persone di ogni età e provenienza. Fin dalla sua nascita, Ti darò un posto all'inferno è stato oggetto di dibattito e analisi, con opinioni contrastanti che hanno dato origine a discussioni appassionate. In questo articolo esploreremo diversi aspetti di Ti darò un posto all'inferno e il suo impatto su vari ambiti della vita quotidiana. Attraverso un'analisi approfondita e una ricerca dettagliata, cercheremo di comprendere meglio l'importanza di Ti darò un posto all'inferno e il modo in cui ha plasmato il mondo che conosciamo oggi.
Ti darò un posto all'inferno | |
---|---|
Titolo originale | Radhapura - Endstation der Verdammten |
Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia, Germania |
Anno | 1967 |
Durata | 85 min |
Genere | avventura |
Regia | Paolo Bianchini |
Sceneggiatura | Ambrogio Molteni, Marcello Sartarelli |
Casa di produzione | Euram Films |
Distribuzione in italiano | Indipendenti Regionali |
Fotografia | Edmondo Affronti |
Montaggio | Otello Colangeli |
Musiche | Nino Oliviero |
Interpreti e personaggi | |
|
Ti darò un posto all'inferno (Radhapura - Endstation der Verdammten) è un film italo-tedesco del 1967 diretto da Paolo Bianchini e Hans Albin.
Ceylon, Steve un cercatore di diamanti dopo essere stato derubato, è costretto a lavorare in una miniera. Qui riconosce nel vigilante Alfred l'uomo che gli ha sottratto le pietre. Dopo un tentativo di fuga il sorvegliante reagisce conducendo Steve e gli altri in una remota isola dalla quale è molto difficile evadere. Ma i minatori si ribellano nuovamente.