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Savoy Brown | |
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Paese d'origine | ![]() |
Genere | Blues rock[1] Hard rock[2] |
Periodo di attività musicale | 1965 – 2022 |
Etichetta | Decca Records, Deram, Parrot, Blind Pig |
Album pubblicati | 37 |
Studio | 28 |
Live | 9 |
Sito ufficiale | |
I Savoy Brown sono stati un gruppo blues rock britannico formato a Battersea, sobborgo di Londra, nel 1965[3]. Parte della scena British blues della seconda metà degli anni sessanta, hanno però ottenuto maggiore successo negli Stati Uniti, grazie a una serie di album di boogie rock che sono diventati dei classici del genere. La band è stata caratterizzata fin dall'inizio da continui cambi di formazione e l'unico membro stabile nel tempo è stato il chitarrista e leader Kim Simmonds, fino alla morte di questi.
La band è stata formata da Kim Simmonds e dall'armonicista John O'Leary dopo un incontro casuale presso il negozio di dischi di Soho Transat Imports nel 1965. La formazione originale includeva anche il cantante Bryce Portius, il tastierista Trevor Jeavons, il bassista Ray Chappell e il batterista Leo Manning. Jeavons è stato sostituito da Bob Hall immediatamente dopo la formazione della band e poco dopo anche O'Leary è stato rimpiazzato dal chitarrista Martin Stone. Questa formazione ha realizzato l'album di debutto inciso nel 1967 per la Decca (Shake Down), una raccolta di classici del blues.
Subito dopo l'incisione dell'album, entrano nella band il cantante Chris Youlden e il secondo chitarrista "Lonesome" Dave Peverett. Questa formazione ha registrato due album nel 1968, Getting to the Point e Blue Matter. A Step Further esce nel 1969 con il nuovo bassista Tony Stevens. Grazie a canzoni come "I'm Tired" e all'intensa attività concertistica la band si costruisce un seguito di fan negli Stati Uniti.
Dopo l'uscita di Raw Sienna (sempre del 1969) sia Youlden che Hall lasciano il gruppo. L'album successivo, Looking In del 1970, viene realizzato dai quattro membri rimanenti, ma dopo la sua pubblicazione Peverett, Stevens ed Earl escono per formare i Foghat con il chitarrista Rod Price. I Foghat ottengono successo negli Stati Uniti nella seconda metà degli anni settanta all'insegna del boogie rock.
Simmonds riorganizza completamente il gruppo con Dave Walker alla voce, Paul Raymond alle tastiere e alla chitarra, Andy Silvester al basso e Dave Bidwell alla batteria, proveniente dai Chicken Shack.
L'album del 1971, Street Corner Talking, grazie al singolo Tell Mama entra nella Billboard Hot 100. Nonostante il successo ottenuto da quest'album e dal successivo Hellbound Train (Top 40 nel 1972) i Savoy Brown non divennero mai delle star internazionali, forse anche a causa dei numerosi cambi di formazione. Dopo Lion's Share (1972) Dave Walker lascia per unirsi ai Fleetwood Mac. Nel gennaio del 1974 Stan Webb, dopo lo scioglimento dei Chichen Shack, si unisce ai Savoy Brown, realizzando l'album Boogie Brothers nel 1974.
Nel 1978, Simmonds organizza una nuova formazione con il bassista Don Cook e il batterista Richard Carmichael. All'inizio degli anni ottanta, Simmonds ingaggia il cantante Ralph Morman, ex Joe Perry Project, il batterista Keith Boyce e il chitarrista Barry Paul, ex Heavy Metal Kids e il bassista John Humphrey. Questa formazione registra Rock 'N' Roll Warriors un album che dà ai Savoy Brown nuovo successo. Il singolo Run to Me raggiunge il n. 69 dei Billboard Hot 100. Il medesimo anno dopo una tournée a fianco dei Judas Priest la band pubblica il live album Greatest Hits-Live In Concert. Il cantante Dave Walker rientra nel gruppo nel 1986 registrando due album in studio (Make Me Sweat e Kings of Boogie) e il live Live and Kickin', ma lascia per la seconda volta nel 1991. Durante gli anni novanta Simmonds continua a incidere album e a fare tournée con il nome Savoy Brown e come solista con musicisti diversi, incluso il cantante dei Molly Hatchet Phil McCormack.
Nel nuovo millennio la band è sempre attiva, con Simmonds come unico membro originario. L'album del 2014 Goin' to the Delta è stato accolto da recensioni positive da parte della stampa specializzata[4][5].
Protagonisti della scena del British blues, i Savoy Brown oscillarono fra il blues degli inizi e il rock degli anni settanta per ritornare alle radici di partenza. Ai loro esordi furono il gruppo di supporto per il bluesman statunitense John Lee Hooker durante le sue trasferte britanniche, e attraverso questa esperienza assimilarono il blues e lo elaborarono in un blues rock con spunti boogie, fungendo da apripista a gruppi quali i Led Zeppelin ed esibendosi assieme ad artisti di estrazione blues del calibro di Janis Joplin, Rod Stewart, i Fleetwood Mac ed Eric Clapton. Con l’abbandono di molti membri originari e la loro sostituzione con elementi provenienti dai Chicken Shack[1], i Savoy Brown piegarono verso l’hard rock, divenendo attraverso questa mutazione molto popolari fra il pubblico americano[2], e questa tendenza durò per tutti gli anni ottanta. Con Let It Ride, e più ancora con The Blues Keep Me Holding On, la formazione ritornò al blues, genere che aveva costituito la matrice delle sonorità originarie e il loro marchio di fabbrica, conquistando una fetta di nuovi ascoltatori appassionati del genere[1].
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