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Rocce scolpite di Rothéneuf | |
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Autore | Abbé Fouré |
Data | 1894-1910 |
Materiale | roccia |
Ubicazione | Rothéneuf, Saint-Malo |
Coordinate | 48°41′12.48″N 1°58′05.63″W |
Le rocce scolpite di Rothéneuf (in francese: rochers sculptés de Rothéneuf) - chiamate anche i fantasmi di pietra[1] - sono una singolare opera d'arte nel villaggio francese di Rothéneuf, località balneare della Côte d'Émeraude ("Costa di Smeraldo"), nel comune di Saint-Malo (dipartimento dell'Ille-et-Vilaine), nel nord-est della Bretagna (Francia nord-occidentale). Si tratta di oltre 300 figure di vario genere scolpite negli scogli di granito da Adolphe Julien Fouéré, detto (secondo il nome con cui si firmava[2]) l'"Abbé Fouré" (1839 - 1910), un ex-sacerdote colpito da un grave handicap[2][3][4][5] tra il 1894 e il 1910.
L'opera si estende in un'area di circa 500 m².[2][3]
Nelle rocce di Rothéneuf l'Abbé Fouré ha scolpito in 26 anni animali, mostri, diavoli e varie tipologie di persone (ritratte talvolta in situazioni comiche), come pirati, contrabbandieri, pescatori, marinai, contadini, carpentieri, clown, guerrieri, ecc., oltre a scene religiose.[2][3][4][5][6]
Molti personaggi sono ispirati alla saga dei Rothéneuf, famiglia di pirati e contrabbandieri di Saint-Malo del XVI secolo.[2][3][4][6]
Le scene religiose sono invece in gran parte ispirate alla vita di San Budoc, il patrono di Rothéneuf, a cui è dedicata una cappella in loco.[2][3] Altri temi sono inoltre ispirati alle avventure di Jacques Cartier, il celebre esploratore nativo proprio di Rothéneuf.[3]
Le scene create da Fouré sono suddivise in due "capitoli", Paradiso ed Inferno.[3]
L'opera fu realizzata dopo che Fouré, il quale aveva svolto il sacerdozio a Paimpont, Guipry, Maxent e Langouët[2], fu colpito nel 1893, all'età di 54 anni, da un ictus che lo stava gradualmente rendendo quasi completamente sordo-muto, ed aveva deciso di ritirarsi a vita solitaria a Rothéneuf, rinunciando ad occuparsi dei suoi parrocchiani.[2][3][4]
Probabilmente durante le passeggiate che compiva lungo le spiagge del luogo, fu ispirato dalle leggende, tramandate oralmente, sulla famiglia di pirati dei Rothéneuf, decidendo di rappresentarle in pietra.[2][3][4]