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Regione ecclesiastica Campania Regione ecclesiastica della Chiesa cattolica in Italia | |
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Province ecclesiastiche | |
Napoli (12 suffraganee) Benevento (5 suffraganee) Salerno-Campagna-Acerno (5 suffraganee) | |
Conferenza episcopale | |
Presidente | Antonio Di Donna, vescovo di Acerra |
Vicepresidente | Pasquale Cascio, arcivescovo di Sant'Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia |
Segretario generale | Antonio De Luca, C.SS.R., vescovo di Teggiano-Policastro |
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Parrocchie | 1.831 |
Sacerdoti | 3.004 di cui 2.163 secolari e 841 regolari |
Diaconi | 728 permanenti |
Abitanti | 6.071.794 |
Superficie | 13.824 km² |
Sito web | www.conferenzaepiscopalecampana.it/ |
Dati dall'Annuario pontificio | |
La regione ecclesiastica Campania è un ente ecclesiastico dotato di personalità giuridica eretto dalla Santa Sede ed è una delle sedici regioni ecclesiastiche in cui è suddiviso il territorio della Chiesa cattolica in Italia.
La regione ecclesiastica Campania comprende i seguenti territori:
La regione ecclesiastica Campania ha sede a Napoli, ed è governata collegialmente dalla conferenza episcopale regionale campana.[1]
L'istruzione Alcuni arcivescovi della Congregazione dei vescovi e regolari del 24 agosto 1889[2] estese a tutta l'Italia l'uso esistente in alcune regioni italiane delle conferenze episcopali regionali, riunioni annuali dei vescovi della stessa regione per discutere questioni comuni, condividere pareri, affrontare e superare difficoltà. L'istruzione suddivise la penisola in 17 regioni, e tre di queste coprivano il territorio dell'odierna regione Campania:
La lettera circolare del 15 febbraio 1919[4] della Congregazione Concistoriale ribadiva la stessa suddivisione, con un solo cambiamento, ossia il passaggio della diocesi Aquino, Sora e Pontecorvo alla regione del Lazio inferiore.
Con il decreto Iam pridem del 29 settembre 1933,[5] la Congregazione Concistoriale inserì nella regione beneventana l'arcidiocesi di Manfredonia e Vieste e le diocesi di Foggia e di Troia.
Il decreto Eo quod della Congregazione per i vescovi del 12 settembre 1976[6] soppresse le conferenze episcopali della regione Benevento e della regione Salerno-Basilicata, incluse tutte le diocesi della Campania nella regione ecclesiastica omonima, con esclusione di tutte le sedi che appartenevano alle regioni Molise, Puglia, Basilicata e Lazio.
Il 4 novembre 1994, con il decreto Ut communis della Congregazione per i vescovi,[7] alla regione ecclesiastica Campania fu conferita la personalità giuridica canonica pubblica «per promuovere l'azione comune di diverse diocesi vicine, secondo le circostanze di persone e di luoghi», e «favorire maggiormente le relazioni reciproche tra i Vescovi diocesani».
Il 16 febbraio 1996 lo stato italiano riconobbe la personalità giuridica civile della regione ecclesiastica Campania.[8]
Dati statistici secondo l'Annuario pontificio 2024:[9]
Questa regione ecclesiastica è composta da venticinque diocesi, così ripartite: