Paolo Inzerilli

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Paolo Inzerilli
NascitaMilano, 15 novembre 1933
MorteRoma, 24 marzo 2024 (90 anni)
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armata Esercito italiano
CorpoAlpini
SpecialitàIntelligence
GradoGenerale di corpo d'armata
GuerreGuerra fredda
CampagneOperazione Gladio
Comandante di SISMI
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Paolo Inzerilli (Milano, 15 novembre 1933Roma, 24 marzo 2024[1]) è stato un generale ed agente segreto italiano. Ricoprì diversi incarichi al Sismi (Servizio segreto militare).

Biografia

Fu ufficiale dell'Esercito italiano, nel corpo degli Alpini. A cavallo tra gli anni settanta e ottanta gli furono assegnati importanti ruoli all'interno proprio del servizio d'intelligence militare, tra i quali capo di stato maggiore del Sismi e soprattutto, col grado di colonnello, fu capo del 7º Reparto del servizio, responsabile per l'Italia dell'organizzazione segreta della NATO denominata Gladio dal 1974 al 1986.[2]

Fu capo dell'Ufficio Centrale Sicurezza dal 1987 al 1989. Coinvolto nell'indagine su Gladio, la sua posizione fu archiviata dalla procura di Roma il 3 febbraio 1992, insieme a quella di Cossiga, che fu sottosegretario alla difesa con delega alla struttura riservata, e all'ex direttore del Sismi Fulvio Martini.[3][4] Andò in congedo con il grado di generale di corpo d'armata.

Fu inoltre consulente tecnico per la Commissione bicamerale del Parlamento italiano sull'inchiesta relativa al dossier Mitrochin e autore di volumi e pubblicazioni sulla stay-behind italiana. Dal 1996 al 1998 fu presidente dell'associazione Stay Behind. Visse e lavorò nella capitale collaborando a livello letterario con diversi autori ed editori nazionali.

Nel luglio del 2001, la Corte di assise di Roma ha assolto Inzerilli, assieme a Fulvio Martini (ex capo del SISMI) e Giovanni Invernizzi (ex direttore della VII Divisione Sismi, responsabile di "Gladio"), ritenendo che non ci sia nessuna responsabilità da parte degli ex vertici del SISMI nel convolgimento nell'organizzazione Gladio.[5]

Opere

  • La vittoria dei gladiatori, Edizioni Bietti, 2009
  • Gladio. La verità negata, Analisi, 1995

Note

  1. ^ Morto a 90 anni Paolo Inzerilli, dal 1974 al 1986 il capo di Gladio, su agi.it, 24 marzo 2024.
  2. ^ Secondo Giancarlo Elia Valori, L'intelligence secondo l'ammiraglio Martini, Formiche, 22/02/2015, "(...) la questione della apertura (parziale) degli archivi della struttura “Stay Behind” italiana, la ben più nota Rete “Gladio” (...) fu un errore madornale, poi adornato da irrilevanti processi penali, sia per Fulvio Martini che per il suo Capo di Stato Maggiore Paolo Inzerilli “gestore”, ed è un fine psicologo, Inzerilli, della Rete Stay Behind presso il SISMI per conto della NATO. Solo un Paese come il nostro poteva permettersi il folle lusso di premiare con una gragnuola di processi chi, in una fase “più calda che fredda” della guerra fredda aveva tenuto duro (...)". In ogni caso, con sentenza 3 luglio 2001 della II Corte d'assise di Roma furono assolti dalle imputazioni sia Martini che Inzerilli che Invernizzi: v. Radio radicale.
  3. ^ È morto a 90 anni il generale Paolo Inzerilli: fu a capo di Gladio e dei servizi segreti militari, su ilfattoquotidiano.it, 24 marzo 2024.
  4. ^ Gianluca Zanella, Morto a 90 anni Paolo Inzerilli, il volto noto di Gladio, su it.insideover.com, 25 marzo 2024.
  5. ^ Gladio, un'organizzazione "dietro le linee", su lagazzettadelmezzogiorno.it, 1º luglio 2005.

Altri progetti

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