Nel mondo di oggi, Palazzo De Nobili è diventato un argomento di grande importanza e interesse per un'ampia varietà di persone. Dal suo impatto sulla società alle implicazioni sull'economia, Palazzo De Nobili ha catturato l'attenzione di esperti e fan. In questo articolo esploreremo a fondo i diversi aspetti legati a Palazzo De Nobili, dalla sua storia alla sua rilevanza oggi. Inoltre, analizzeremo le diverse prospettive e opinioni su Palazzo De Nobili, con l'obiettivo di offrire una visione completa ed equilibrata su questo argomento.
Palazzo De Nobili | |
---|---|
![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | Liguria |
Località | La Spezia |
Indirizzo | Piazza Sant'Agostino, 59 |
Coordinate | 44°06′18.23″N 9°49′17.82″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XVII secolo |
Stile | Barocco genovese |
Uso | abitazione/uffici |
Realizzazione | |
Proprietario | Famiglia De Nobili |
Il Palazzo De Nobili (precedentemente Palazzo Oldoini) è un antico palazzo nobiliare sito in piazza Sant’Agostino al civico 59 nel centro storico di La Spezia.
È stato uno dei palazzi dei Rolli spezzini, termine con cui si indicavano le dimore signorili in cui venivano ospitate le personalità pubbliche in visita alla Spezia.[1]
Nel XIX secolo l'edificio è stato la residenza della famiglia Oldoini, il cui più famoso esponente è stata Virginia, contessa di Castiglione, alla quale il Comune della Spezia ha dedicato un busto in bronzo e una targa commemorativa.
Il palazzo è stato poi ed è tuttora la residenza cittadina dei marchesi De Nobili di Vezzano, famiglia aristocratica ligure di origine feudale, che ha prodotto numerose personalità politiche, artistiche,[2] ecclesiastiche e imprenditori italiani.[3]
Come altri palazzi della piazza, Palazzo De Nobili è il risultato dell’antica unificazione architettonica di alcune case torri basso medievali che costituivano il fronte verso il mare delle mura medievali cittadine.[1]
Nei secoli XVII e XVIII il palazzo ha ricevuto ampliamenti decorazioni in stile tardo barocco.
Il semplice portale con trabeazione barocca in marmo è fiancheggiato da due colonne alle quali sono addossati curiosi personaggi caricaturali.
La facciata, caratterizzata dal contrasto di colore tra il grigio chiaro della parete e il rosso delle cornici delle aperture, è riccamente decorata da fregi di conchiglie, teste di leone e motivi floreali sui timpani delle finestre e sui marcapiani.
A seguito dell'ultimo restauro, ultimato nel 2020, il palazzo è oggi dotato di illuminazione scenica su entrambe le facciate (Piazza Sant'Agostino e via Gioberti). Un sistema di luci suggestivo ne mette in risalto i fregi che incorniciano le finestre e la particolare colorazione bicolore.[4][5]