NGC 262

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NGC 262
Galassia a spirale
NGC 262 nelle immagini SDSS
Scoperta
ScopritoreLewis Swift
Data17 settembre 1885[1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneAndromeda
Ascensione retta00h 48m 47.1s[2]
Declinazione31° 57′ 25″[2]
Distanza202,0 mega anni luce (61,92 Mpc)[1][2] a.l.  
Magnitudine apparente (V)13,1[3]
nella banda B: 13,9[3][4]
Redshift+0,015034 ± 0,000013[2]
Luminosità superficiale13,31[3]
Angolo di posizioneN/A
Velocità radiale4507 ± 4[2][4] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale
ClasseSA0/a?(s)[1][2], S0-a[3]
Dimensioni32 600 al (10 010 pc) a.l. [2][3]  
Altre designazioni
PGC 2855
MCG 05-03-08
UGC 499
CGCG 501-20
IRAS 00461+3141
MK 348
NPM1G +31.0015[2][3][4]
Mappa di localizzazione
NGC 262
Categoria di galassie a spirale

NGC 262 è una galassia a spirale o ellittica, situata nella costellazione di Andromeda.[1][2]

Descrizione

La galassia presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[2]

NGC 262 viene considerata una galassia attiva e classificata come galassia di Seyfert di tipo 2.[2] È inoltre una galassia con un nucleo brillante nell'ultravioletto e figura nel catalogo di Markarian con il codice Mrk 348 (MK 348).[3]

Scoperta

NGC 262 è stata scoperta il 17 settembre 1885 dall'astronomo americano Lewis Swift.[1]

Gruppo di NGC 315

NGC 262 fa parte del gruppo di NGC 315, un raggruppamento che comprende almeno una quarantina di galassie. Oltre a NGC 262, i principali membri del gruppo sono: NGC 226, NGC 243, NGC 252, NGC 260, NGC 266, NGC 311, NGC 315, NGC 338, IC 43, IC 66 e IC 69.[5]

Note

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 262, su cseligman.com. URL consultato il 31 marzo 2024.
  2. ^ a b c d e f g h i j k (EN) NED results for object NGC 0262, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 31 marzo 2024.
  3. ^ a b c d e f g (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 200 à 299, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 31 marzo 2024.
  4. ^ a b c SIMBAD Astronomical Database, in Strasbourg astronomical Data Center. URL consultato il 31 marzo 2024.
  5. ^ A.M. Garcia, General study of group membership. II - Determination of nearby groups, in Astronomy and Astrophysics Supplement Series, 100 #1, luglio 1993, pp. 47-90, Bibcode:1993A&AS..100...47G.

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