Nāga

Questa voce o sezione sull'argomento religione non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti. Scultura rappresentante due nāga

I nāga (नाग, "serpente") sono un'antica razza di uomini-serpente presente nella religione e nella mitologia vedica e induista.

Caratteristiche

Cariatidi che rappresentano aquile garuḍa mentre sottomettono dei nāga nel tempio Wat Phra Kaew a Bangkok

I nāga sono esseri semidivini che possono assumere una forma sia totalmente umana che totalmente serpentina; potenzialmente pericolosi, rappresentano perlopiù una presenza benefica per l'uomo. Vivono in un regno sotterraneo detto Naga-Loka (o Pātāla), pieno di sontuosi palazzi riccamente decorati con gemme preziose. Il dio Brahmā, creatore di questi semidei, decise di relegarli sottoterra quando divennero troppo numerosi, ordinando loro di mordere solo i malvagi e i moribondi. I nāga vengono associati ad elementi acquatici e fanno da guardiani ai tesori. Le donne-serpente, dette nagini (o nagi), sono principesse dotate di straordinaria bellezza, tanto che le dinastie Manpur, Pallavas e Funan si dicono discendenti dall'unione tra un umano e una nagini.

I nāga sono anche considerati spiriti della natura, e in virtù del loro legame con l'acqua portano la pioggia, e quindi fertilità, ma anche disastri come inondazioni e alluvioni; si dice che gli ingressi alle loro città sotterranee siano nascosti sul fondo di pozzi, laghi e fiumi profondi. Secondo alcune leggende, diventano pericolosi quando gli esseri umani danneggiano l'ambiente o mancano loro di rispetto. Custodiscono anche l'elisir di lunga vita: una leggenda narra che, quando gli dei stavano distribuendo la vita tra le creature, i nāga riuscirono a rubarne una coppa; gli dei la recuperarono, ma versarono parte del suo contenuto in terra; i nāga lo leccarono dal terreno e così si tagliarono la lingua, che da allora è biforcuta.

La loro popolarità è particolarmente intensa nel Sud dell'India, dove si crede che donino fertilità ai loro fedeli. Alcune leggende indù li vedono come servi di Varuṇa, dio vedico delle tempeste, e si dividono in Manasa, Mucilinda, Shesha, e Vasuki. I nāga sono discendenti di Kaśyapa e Kadru e nemici giurati dei garuḍa, una razza divina di aquile.

Nāga famosi

Scalinata d'ingresso a forma di nāga del tempio Wat Phra Tat Lampang Luang, nella provincia di Lampang, in Thailandia

In Cambogia

Secondo una leggenda cambogiana, i nāga sono una razza di rettili in possesso di un grande regno nella regione dell'Oceano Pacifico; una loro principessa sposò il primo re dell'Antica Cambogia, dando origine al popolo cambogiano. I nāga con sette teste rappresentati nei templi cambogiani, come ad Angkor Wat, rappresentano le sette razze della società dei nāga, che hanno una mitica/simbolica associazione con i sette colori dell'arcobaleno. Inoltre, i nāga cambogiani possiedono dei simbolismi numerologici per altri numeri delle loro teste: numeri dispari a rappresentare l'energia maschile, l'infinito, l'eternità, e l'immortalità; numeri pari per la femminilità, la fisicità, la mortalità, la temporaneità e la Terra.

Leggende simili a quelle cambogiane sono diffuse presso gli adivasi del Sud dell'India e gli aborigeni dell'Australia; in queste versioni, i nāga abitavano un grande continente nell'Oceano Pacifico (conosciuto come Mu) che poi s'inabissò, e i cui resti formerebbero l'Indonesia e l'Australia. Questi nāga avrebbero sviluppato una civiltà sotterranea e sottomarina estremamente avanzata e possiederebbero poteri sovrumani.

In Brunei

Il pugnale damascato usato per confermare i sultani del Brunei era il Kris Si Naga (pugnale del cobra) il cui solo possesso garantiva la possibilità di richiedere il trono.

Nei media

Note

  1. ^ a b c d Manasa, Shesha, Takshaka e Vasuki sono fratelli.

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