Nel mondo di oggi, Itihāsa è diventato un argomento di grande rilevanza e interesse. Le sue implicazioni spaziano dagli aspetti personali a quelli globali, interessando gli individui, le comunità e le società nel loro insieme. L’impatto di Itihāsa può essere visto in vari ambiti, dalla tecnologia alla salute, alla politica e alla cultura. Questo fenomeno ha suscitato entusiasmo e preoccupazione, generando un dibattito sulle sue ripercussioni e sfide. In questo articolo esploreremo le molteplici sfaccettature di Itihāsa e analizzeremo la sua influenza in diversi contesti, fornendo una visione completa e aggiornata su questo argomento di grande attualità oggi.
Il termine itihāsa (sostantivo maschile sanscrito; devanāgarī; इतिहास; lett. "così dunque fu"[1]) si riferisce in modo collettivo alle scritture epiche induiste che valgono, nella cultura hindū, in qualità di storie-modello per la propria esistenza[2]. La lettura, o ascolto, degli itihāsa è tradizionalmente consentita a tutti i componenti della società hindū, compresi gli śūdra e le donne. Per questa ragione gli Itihāsa, che fanno parte della raccolta Smṛti[3], sono indicati anche come il "quinto" Veda"[4] già a partire dalla Chāndogya Upaniṣad[5]:
nāmaivaitat
nāmopāssveti»
Dal punto di vista tradizionale, la letteratura degli Itihāsa-Purāṇa è una letteratura "scritta" a differenza di quella vedica che è una cultura, ancora, "orale" e che va appresa quindi solo mnemonicamente, essendo fondata soprattutto sulla sonorità. Essendo la scrittura una pratica che non dà in alcun modo accesso al "sapere" essa è affidata a persone di rango "inferiore"[6].
Inoltre, va tenuto presente che gli appartenenti alle famiglie relative alle prime tre caste (gli dvija, i "nati due volte", ovvero i componenti delle prime tre caste hindū: brāhmaṇa, kṣatriya e vaiśya), sono appena l'8,5% dell'intera società hindū e che da questa percentuale vanno sottratte le donne ciò dà la cifra dell'importanza religiosa per gli hindū della letteratura scritta degli Itihāsa-Purāṇa[7].
Strettamente collegati quindi ad altri testi, detti Purāṇa, gli Itihāsa corrispondono a due opere: