Monaca

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La messa della notte di Natale celebrata in un monastero di religiose francesi, dipinto di Asta Nørregaard (1889)

Il monachesimo femminile è previsto in diverse religioni: nel Buddhismo, nel Cristianesimo, nell'Induismo e nel Taoismo, sebbene i compiti e le funzioni differiscono profondamente tra una religione e l'altra.

Cristianesimo

Vestizione di una monaca cristiana.

Nel cristianesimo una monaca è una donna inserita in un ordine religioso che segue una regola monastica, di solito in occidente la regola benedettina o agostiniana, nell'oriente greco la regola basiliana.

Nella Chiesa latina, le monache sono solitamente collegate a un ordine maschile, del quale condividono il carisma, e godono degli stessi privilegi. Emettono almeno tre voti religiosi (povertà, obbedienza, castità) in forma solenne.[1]

Vivono in monasteri canonicamente autonomi retti da una badessa o priora: spesso indossano un abito religioso particolare. La regola benedettina comprende oltre alla preghiera anche delle attività lavorative.

Religioni orientali

Le monache buddhiste trascorrono una vita pressoché identica a quelle dei monaci maschi, e come questi si radono il capo e vestono il tipico abito arancione. Nel Taoismo è rintracciabile una medesima situazione: come i monaci, anche le monache vestono in blu, bianco o nero e si occupano delle attività monastiche, trascorrendo una vita l'insegna dei valori di purezza, compassione, carità e seguendo una dieta vegetariana. L'equivalente nello Shintoismo è la miko.

Note

  1. ^ Le monache benedettine emettono anche il voto di stabilità, molte delle claustrali (clarisse, domenicane, carmelitane) anche quello di clausura. La monaca si distingue in questo dalla suora, la quale appartiene ad una congregazione religiosa, emette i voti in forma semplice e vive maggiormente a contatto con le altre persone.

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