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Mamozio è un personaggio immaginario ideato a Pozzuoli, legato al ritrovamento di una statua di epoca romana.
Nel 1704 a Pozzuoli, durante gli scavi per l'edificazione della chiesa di san Giuseppe, fu ritrovata una statua acefala attribuita al console romano Lolliano Mavorzio. Come d'uso all'epoca, il capo mancante fu reintegrato, ma da una testa sproporzionatamente piccola rispetto al corpo che conferiva alla statua un'aria imbambolata[1].
Il nome Mavortio fu distorto dai puteolani in Mamozio, che ha assunto da allora il significato di persona stupida e sciocca.
La statua venne collocata nella piazza del mercato, nelle vicinanze di una statua raffigurante il vescovo Martín de León Cárdenas, e veniva chiamata dal popolo con il nome di "santo Mamozio", che divenne un po' il protettore dei verdummari (gli ortolani) del luogo, i quali gli rivolgevano suppliche e pare anche che gli lanciassero, quando la stagione era propizia, offerte di fichi e pomodori. Questi gesti frequenti indussero le autorità nel 1918 a spostare la statua nell'antiquarium dell'Anfiteatro Flavio per proteggerla da possibili danni.[2] Circa cinquant'anni dopo fu trasferita nel Museo archeologico dei Campi Flegrei.
Da allora questo titolo è stato trasferito alla statua del vescovo spagnolo presente nella stessa piazza.[3][4]
Tra gli aneddoti che vi si narrano, un contadino avrebbe portato fascina di fichi per ingraziarsi il santo, e dopo avergli lanciato una manciata di fichi, notando che quelli maturi si appiccicavano alla statua, mentre quelli acerbi cadevano ai suoi piedi, avrebbe pronunciato, nel dialetto locale:
Un altro aneddoto legato invece al monumento dedicato al vescovo spagnolo afferma che la sua traslazione scatenò una serie di catastrofi naturali: infatti, secondo l'esperto di storia e folclore locale Antonio Isabettini, casualmente le calamità che colpirono la città nel secolo scorso ebbero inizio pochi mesi dopo il trasferimento della statua nei giardinetti del Carmine nel 1964, ed ebbero fine solo nel 1987, quando la statua ritornò al suo posto.[5] Nel 2014, la statua di San Mamozio, ovvero quella del Vescovo Léon y Cardenas, è stata posizionata in Piazza Cesare Augusto, e l'intensificazione del bradisismo da allora ha fatto ritornare in voga questa teoria tra i locali.[6]