Il tema Inno alla gioia (Friedrich Schiller) è oggetto di dibattito e studio da anni, generando opinioni contrastanti e teorie diverse. Fin dall’antichità, Inno alla gioia (Friedrich Schiller) ha svolto un ruolo fondamentale in diversi aspetti della vita umana, influenzando lo sviluppo della società, della cultura, della politica e dell’economia. Nel corso della storia, Inno alla gioia (Friedrich Schiller) è stato oggetto di analisi e riflessione, generando infinite interpretazioni e discussioni sul suo vero significato e sul suo impatto sul mondo di oggi. In questo articolo esploreremo le varie sfaccettature di Inno alla gioia (Friedrich Schiller), analizzandone l'importanza e la rilevanza oggi, nonché la sua influenza in diversi ambiti della vita quotidiana.
Ode alla gioia | |
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Autore | Friedrich Schiller |
1ª ed. originale | 1785 |
Genere | poesia |
Lingua originale | tedesco |
L'Inno alla gioia (An die Freude) è un'ode composta dal poeta e drammaturgo tedesco Friedrich Schiller nell'estate del 1785 e pubblicata l'anno successivo sulla rivista Thalia. Una versione da lui leggermente rivista fu pubblicata nel 1808, cambiando due versi della prima strofa e omettendo l'ultima.
È conosciuta in tutto il mondo per essere stata usata da Ludwig van Beethoven come testo della parte corale del quarto e ultimo movimento della sua Nona Sinfonia, selezionando alcuni brani e scrivendo di suo pugno un'introduzione (vedi Inno alla Gioia). La melodia composta da Beethoven (ma senza le parole di Schiller) è stata adottata come Inno d'Europa dal Consiglio d'Europa nel 1972, e in seguito dall'Unione europea.
Con grande pathos l'inno descrive l'ideale tipicamente romantico di una società di uomini egualmente legati tra loro da vincoli di gioia e amicizia universale. Tale concetto veniva vissuto come vero e proprio "ritorno" alla dimensione divina dell'essere umano, idealizzata nell'Antica Grecia. Come scrisse Luigi Magnani:
La poesia nella prima versione era composta da 9 strofe di otto versi ciascuna, poi ridotte a 8 nella seconda versione. Ogni strofa è seguita da un ritornello di 4 versi, che si caratterizza come «coro».
Seid umschlungen, Millionen!
Diesen Kuß der ganzen Welt!
Brüder, über'm Sternenzelt
Muß ein lieber Vater wohnen.[3]»
Abbracciatevi, moltitudini!
Questo bacio vada al mondo intero!
Fratelli, sopra il cielo stellato
deve abitare un padre affettuoso.»
Negli anni l'ode, oltre che da Beethoven, è stata musicata anche da altri compositori:
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