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Giuseppe Gandini | ||||||||||
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Nazionalità | ![]() | |||||||||
Calcio ![]() | ||||||||||
Ruolo | Attaccante, centrocampista | |||||||||
Termine carriera | 1932 | |||||||||
Carriera | ||||||||||
Squadre di club1 | ||||||||||
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Nazionale | ||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||
Giuseppe Gandini (Alessandria, 18 marzo 1900 – Alessandria, 15 ottobre 1989) è stato un calciatore italiano.
Originario del sobborgo di Spinetta Marengo, iniziò a praticare il calcio nell'uliciana Liberi e Forti di Alessandria. In gioventù lavorò come operaio all'Ansaldo di San Pier d'Arena, per poi ritornare in Piemonte durante il servizio di leva e debuttare in massima serie con la Valenzana[1].
Giocò nell'Alessandria per oltre un decennio. Interrotta improvvisamente la carriera nel 1932 per un infortunio patito in allenamento, lasciò il mondo del calcio e divenne impresario edile[2]. Morì nel 1989, a 89 anni[3].
Viene ricordato come un «tipico esponente della scuola piemontese di provincia che prima e dopo della Grande Guerra esprime un calcio grintoso, ruvido, molto concreto. Un combattente, sia pur con piedi discreti»[4]. Nel corso della sua carriera rivestì diversi ruoli. Inizialmente, secondo Carlo Felice Chiesa, si affermò da attaccante interno per «notevoli doti fisiche e irruente agonismo»[1].
Quando fu spostato dall'allenatore dell'Alessandria Béla Révész sulla fascia sinistra nel 1923 e poi, dall'anno successivo, al ruolo di centrosostegno rivelò «il tocco nitido dell'attaccante e il piglio del grande trascinatore»[1].
Dopo aver militato in gioventù nell'alessandrina Liberi e Forti, debuttò in Prima Divisione con la Valenzana nella stagione 1920-1921[1]; notato da Augusto Rangone, passò al termine di quel torneo all'Alessandria. Giocò la sua prima partita in maglia grigia il 2 ottobre 1921, a Casale Monferrato, nel derby Casale-Alessandria 0-0[5].
Rimase tra i grigi per 11 stagioni, diventandone capitano e leader: in piena epoca fascista, veniva soprannominato dai tifosi "il Duce" per l'entusiasmo e il carisma che dimostrava in campo[6]; titolare inamovibile per Carcano, che ricopriva il suo stesso ruolo da calciatore, rifiutò la richiesta dell'allenatore di seguirlo alla Juventus[1]. Con i grigi vinse la Coppa CONI del 1927 e sfiòrò la vittoria dello scudetto 1927-1928; in merito alla sua esperienza da calciatore dichiarò: «Giocavo con passione, per me era un divertimento, tanto che non sentivo neppure la fatica»[7].
Il 6 dicembre 1931 disputò l'ultima gara della sua carriera, nuovamente a Casale; giovedì 10, durante la preparazione per l'imminente gara di campionato contro la Triestina, patì un infortunio ai legamenti del ginocchio, inizialmente catalogato come «leggera distorsione» e poi rivelatosi tanto grave da obbligarlo a chiudere la carriera[8]. In un'intervista del 1989 commentò l'incidente, imputandolo al «freddo terribile» di quei giorni: «non è mai facile accettare un cambiamento radicale, anche se, in fondo, stavo già meditando di smettere perché, dopo 12 annate in A, anche giocare stava diventando pesante»[8]. È ad oggi il sesto giocatore grigio per numero di presenze ufficiali (236, cui si aggiungerebbe lo spareggio Padova-Alessandria del 1923)[9].
In Nazionale non conobbe particolari successi: perse cinque delle sei gare giocate in totale[4]. Debuttò il 14 giugno 1925, al Mestalla di Valencia, nell'amichevole Spagna-Italia 1-0, schierato dal suo pigmalione Augusto Rangone nel ruolo di mediano sinistro[1].
L'ultima gara (Portogallo-Italia 4-1 del 1928) fu invece anche quella dell'esordio nello stesso ruolo che aveva all'epoca all'Alessandria, quello di centrosostegno, normalmente riservato al titolare Fulvio Bernardini[1].
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Totale | |||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1920-1921 | ![]() |
1ª Cat | ? | ? | - | - | - | ? | ? |
1921-1922 | ![]() |
1ª Div | 21 | 6 | - | - | - | 21 | 6 |
1922-1923 | 1ª Div | 22+1 | 1 | - | - | - | 22+1 | 0 | |
1923-1924 | 1ª Div | 21 | 1 | - | - | - | 21 | 1 | |
1924-1925 | 1ª Div | 24 | 1 | - | - | - | 24 | 1 | |
1925-1926 | 1ª Div | 21 | 1 | - | - | - | 21 | 1 | |
1926-1927 | DN | 16 | 0 | CONI+CI | 12+1 | 1+0 | 29 | 1 | |
1927-1928 | DN | 28 | 3 | - | - | - | 28 | 3 | |
1928-1929 | DN | 22 | 3 | - | - | - | 22 | 3 | |
1929-1930 | A | 24 | 0 | - | - | - | 24 | 0 | |
1930-1931 | A | 13 | 0 | - | - | - | 13 | 0 | |
1931-1932 | A | 11 | 0 | - | - | - | 11 | 0 | |
Totale Alessandria | 222+1 | 16 | 13 | 1 | 236+1 | 17 |
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia | |||||||
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Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
14-6-1925 | Valencia | Spagna ![]() |
1 – 0 | ![]() |
Amichevole | - | |
18-6-1925 | Lisbona | Portogallo ![]() |
1 – 0 | ![]() |
Amichevole | - | |
4-11-1925 | Padova | Italia ![]() |
2 – 1 | ![]() |
Amichevole | - | |
18-7-1926 | Stoccolma | Svezia ![]() |
5 – 3 | ![]() |
Amichevole | - | |
28-10-1926 | Praga | Cecoslovacchia ![]() |
3 – 1 | ![]() |
Amichevole | - | |
15-4-1928 | Porto | Portogallo ![]() |
4 – 1 | ![]() |
Amichevole | - | |
Totale | Presenze | 6 | Reti | 0 |