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Gianluca Brambilla | ||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 170[1] cm | |||||||||||||||||||||||||||
Peso | 57[1] kg | |||||||||||||||||||||||||||
Ciclismo ![]() | ||||||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada | |||||||||||||||||||||||||||
Squadra | Q36.5 | |||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al 18 marzo 2023 | ||||||||||||||||||||||||||||
Gianluca Brambilla (Bellano, 22 agosto 1987) è un ciclista su strada italiano che corre per il Q36.5 Pro Cycling Team. Scalatore, professionista dal 2010, nel 2016 ha vinto una tappa al Giro d'Italia e una alla Vuelta a España.
Da dilettante, tra le file della Zalf-Désirée-Fior, vince il Gran Premio Palio del Recioto nel 2008 e il Giro della Regione Friuli Venezia Giulia nel 2009. Nel 2010 passa quindi professionista con la Colnago-CSF Inox di Bruno Reverberi: in quella stessa stagione, alla Coppa Papà Carlo di Arona, ottiene la prima vittoria da pro. L'anno dopo partecipa per la prima volta al Giro d'Italia vestendo per due tappe la maglia verde di leader della classifica GPM.
Nel 2012 si mette in evidenza alla Milano-Sanremo, quando attacca sulla salita del Poggio ed è l'ultimo a cedere al terzetto che poi si contenderà la corsa (vincerà Simon Gerrans). Partecipa poi nuovamente al Giro d'Italia, dimostrandosi un valido punto d'appoggio per Domenico Pozzovivo nelle tappe di montagna; riuscirà anche a terminare egli stesso la "Corsa rosa" al tredicesimo posto[1].
Dal 2013 è sotto contratto con la formazione World Tour belga Omega Pharma-Quickstep. Durante la 16ª tappa della Vuelta a España 2014 si prende a pugni con Ivan Rovny, suo compagno di fuga, e viene pertanto espulso immediatamente dalla corsa ed escluso dalla convocanzione per il Mondiale nel rispetto del codice etico della nazionale.[2]
Nel gennaio 2016 coglie la seconda vittoria da professionista, al Trofeo Pollença-Andratx. Il 14 maggio seguente vince l'ottava tappa del Giro d'Italia, da Foligno ad Arezzo, al termine di una lunga fuga, aggiudicandosi anche la maglia rosa di leader della classifica generale. Il giorno seguente conserva il primato per un solo secondo sul compagno di squadra Bob Jungels, nonostante l'impegnativa tappa a cronometro di 40,5 km. Perde la maglia rosa il 17 maggio nella tappa Campi Bisenzio-Sestola proprio a favore di Jungels, capitano designato, aiutandolo sulle salite. Nel mese di agosto partecipa alla Vuelta a España con ambizioni di classifica, ma nella seconda settimana incappa in due giornate negative perdendo le posizioni di rilievo. Riesce però a vincere la 15ª tappa battendo il capoclassifica Nairo Quintana, suo compagno di fuga già dai primi chilometri di gara.[3][4][5] Viene convocato da Davide Cassani per i campionati europei su strada di Plumelec ma è costretto a rinunciarvi a causa di un persistente dolore al soprassella.[6]