Franco Uncini

L'argomento Franco Uncini è uno dei più rilevanti e interessanti oggi. Il suo impatto si estende a diversi ambiti della società, dalla politica all’economia, alla cultura e alla tecnologia. Negli ultimi anni Franco Uncini ha attirato l'attenzione di esperti e studiosi che cercano di comprenderne la natura e le sue implicazioni nel mondo contemporaneo. In questo articolo esploreremo le diverse sfaccettature e prospettive su Franco Uncini, analizzando la sua evoluzione nel tempo e le sue possibili conseguenze in futuro.

Franco Uncini
Uncini sul podio del GP d'Olanda 1982
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Motociclismo
Carriera
Carriera nel Motomondiale
Esordio1976 in classe 350
Mondiali vinti1
Gare disputate79
Gare vinte7
Podi21
Punti ottenuti446
Pole position8
Giri veloci3

Franco Uncini (Civitanova Marche, 9 marzo 1955) è un pilota motociclistico italiano ritiratosi dall'attività agonistica, vincitore del campionato del mondo della classe 500 nel 1982.

Carriera

Gli inizi

Dopo aver trascorso la maggior parte della sua gioventù a Recanati,[1] Uncini mosse i suoi primi passi nel motociclismo nella classe 750, prima con una Laverda 750 SFC, vincendo la Coppa Campidoglio del 1974 sul Circuito di Vallelunga, e poi passa a correre con la Ducati. Il suo esordio nel motomondiale avvenne nel 1976 con la Yamaha, con cui gareggiò quattro volte in 350 ed altrettante in 250, facendosi notare con un piazzamento nel Gran Premio di Spagna.

Motomondiale

Nel 1977 continuò a correre nelle due classi ma passò alla Harley Davidson, con cui vinse due gare nella quarto di litro (il Gran Premio delle Nazioni ed il Gran Premio di Cecoslovacchia) di cui divenne vicecampione del mondo alle spalle di Mario Lega. Il pessimo rapporto che lo legava al compagno di squadra Walter Villa lo convinse comunque a tornare in Yamaha.

Con la scuderia giapponese corse ancora in 350 e 250, ottenendo però risultati discontinui e nemmeno una vittoria. Nel 1979, anno in cui acquistò una Suzuki, creò un suo team privato e corse nella classe 500 e nel campionato Italiano con risultati positivi: per due anni fu infatti il migliore tra i piloti privati (5º nel 1979,[2] 4º nel 1980[2]). Molti pensarono che fosse arrivato il momento di affidargli una moto ufficiale, ma i massimi dirigenti della Suzuki sostennero in un primo momento che Uncini fosse troppo esile per guidare una 500 quattro cilindri. Secca, ed un po' scocciata, fu la risposta del marchigiano a queste insinuazioni: "La moto deve essere guidata, non spezzata in due".[2][3]

Il titolo del 1982

Una serie di infortuni e cadute gli impedirono di difendersi al meglio nella stagione 1981, ma la partenza verso la Honda del campione Marco Lucchinelli fece in modo che la Suzuki lo scegliesse come pilota di punta; Uncini ripagò tale fiducia vincendo il campionato del mondo nel 1982[2][4] con cinque vittorie (in Austria, Paesi Bassi, Jugoslavia, Gran Bretagna e nel Gran Premio delle Nazioni) e 103 punti in classifica generale: per trovare un altro successo italiano nella classe regina occorse aspettare il 2001, anno del trionfo di Valentino Rossi.[5]

L'infortunio

Nella stagione successiva, durante il Gran Premio d'Olanda, Uncini cadde in mezzo alla pista e mentre cercava di mettersi in salvo fu investito dal sopraggiungente Wayne Gardner; nell'impatto perse il casco e cadde esanime al suolo.[3] Trasportato all'ospedale di Groninga in stato comatoso, con gravi lesioni a livello cranico (nonché alcune costole rotte e un ematoma tra cuore e polmone), si riprese con una certa rapidità, venendone dimesso dopo dieci giorni; dopo un ulteriore periodo di degenza in Italia, si ristabilì completamente e disputò altre due stagioni,[3] senza però più ottenere i brillanti risultati avuti in precedenza.[3] Si ritirò dall'agonismo nel 1985.

Dopo il ritiro

È stato Team Manager Ducati Corse nel Campionato mondiale Superbike nel 1991, anno in cui Doug Polen vinse il titolo.[6]

È rimasto nell'impianto organizzativo del motomondiale, dove dal 1992 si occupa di sicurezza. Dal 1993 ha svolto la funzione di delegato dei piloti per la sicurezza per conto della IRTA (associazione delle squadre), mentre dal 2013 viene nominato Responsabile della Sicurezza dei Gran Premi per conto della FIM.[6]

Risultati nel motomondiale

Classe 250

1976 Classe Moto Punti Pos.
250 Yamaha - NE - - 10 18 - - - - 6 6[7] 21º
1977 Classe Moto Punti Pos.
250 Bimota-HD e Bakker-HD Rit NE 3 1 13 Rit Rit 2 7 Rit 4 1 4 72[8]
1978 Classe Moto Punti Pos.
250 Yamaha Rit 3 NE 11 3 4 2 Rit - - - 9 - 42[9]
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.

Classe 350

1976 Classe Moto Punti Pos.
350 Yamaha - 14 2 - 6 NE NE - - - 3 27[10] 10º
1977 Classe Moto Punti Pos.
350 Harley-Davidson Rit AN 16 6 Rit NP - 5 NE NQ Rit Rit - 11[11] 20º
1978 Classe Moto Punti Pos.
350 Yamaha Rit NE 2 Rit 5 10 NE Rit - - - - - 19[12] 12º
1979 Classe Moto Punti Pos.
350 Yamaha Rit - - - - - - NE NE - - - - 0
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.

Classe 500

1979 Classe Moto Punti Pos.
500 Suzuki 4 6 6 Rit 5 3 6 NP Rit Rit 7 NE 4 51[13]
1980 Classe Moto Punti Pos.
500 Suzuki 2 7 Rit NE 3 6 3 6 NE 7 50[14]
1981 Classe Moto Punti Pos.
500 Suzuki NE 7 10 8 Rit NE Rit Rit Rit Rit 16 Rit 7 NE 12[15] 13º
1982 Classe Moto Punti Pos.
500 Suzuki 4 1 [16] 3 1 1 3 1 1 Rit NE NE Rit Rit 103[17]
1983 Classe Moto Punti Pos.
500 Suzuki 6 Rit 4 5 5 5 Rit Rit 31[18]
1984 Classe Moto Punti Pos.
500 Suzuki Rit 5 Rit 11 6 NP NQ 11 Rit 8 14[19] 14º
1985 Classe Moto Punti Pos.
500 Suzuki 11 NP Rit 8 13 Rit 13 13 12 18 Rit 6 8[20] 15º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.

Onorificenze

Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
— 2019

Note

  1. ^ Uncini Storia, su motoclubfrancouncini.it. URL consultato il 17 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2012).
  2. ^ a b c d Claudio Pavanello, MotoGP, Uncini: “Che sbaglio ritirarmi! Amavo correre col 13. Valentino un mito, e sulla sicurezza...”, su gazzetta.it, RCS MediaGroup S.p.A., 29 ottobre 2021. URL consultato il 10 aprile 2025.
  3. ^ a b c d Mirko Colombi, Leggenda Uncini: 40 anni fa il Mondiale 500 che incantò l'Italia, su motosprint.corrieredellosport.it, Conti Editore S.r.l., 9 luglio 2021. URL consultato il 10 aprile 2025.
  4. ^ Nico Cereghini, Franco Uncini, che vinse il titolo mondiale della 500 il martedì, su moto.it, CRM S.r.l., 3 agosto 2022. URL consultato il 10 aprile 2025.
  5. ^ Massimo Falcioni, Leggenda Uncini: 40 anni fa il Mondiale 500 che incantò l'Italia, su gazzetta.it, RCS MediaGroup S.p.A., 1º agosto 2022.
  6. ^ a b Franco Uncini, nuovo FIM Grand Prix Safety Officer, su motogp.com, Dorna Sports S.L., 20 febbraio 2013. URL consultato il 2 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2022).
  7. ^ (FR) Vincent Glon, Risultati del 1976, su racingmemo.free.fr. URL consultato il 10 aprile 2025.
  8. ^ (FR) Vincent Glon, Risultati del 1977, su racingmemo.free.fr. URL consultato il 10 aprile 2025.
  9. ^ (FR) Vincent Glon, Risultati del 1978, su racingmemo.free.fr. URL consultato il 10 aprile 2025.
  10. ^ (FR) Vincent Glon, Risultati del 1976, su racingmemo.free.fr. URL consultato il 10 aprile 2025.
  11. ^ (FR) Vincent Glon, Risultati del 1977, su racingmemo.free.fr. URL consultato il 10 aprile 2025.
  12. ^ (FR) Vincent Glon, Risultati del 1978, su racingmemo.free.fr. URL consultato il 10 aprile 2025.
  13. ^ (FR) Vincent Glon, Risultati del 1979, su racingmemo.free.fr. URL consultato il 10 aprile 2025.
  14. ^ (FR) Vincent Glon, Risultati del 1980, su racingmemo.free.fr. URL consultato il 10 aprile 2025.
  15. ^ (FR) Vincent Glon, Risultati del 1981, su racingmemo.free.fr. URL consultato il 10 aprile 2025.
  16. ^ Fa parte dei piloti che hanno boicottato questo Gran Premio.
  17. ^ (FR) Vincent Glon, Risultati del 1982, su racingmemo.free.fr. URL consultato il 10 aprile 2025.
  18. ^ (FR) Vincent Glon, Risultati del 1983, su racingmemo.free.fr. URL consultato il 10 aprile 2025.
  19. ^ (FR) Vincent Glon, Risultati del 1984, su racingmemo.free.fr. URL consultato il 10 aprile 2025.
  20. ^ (FR) Vincent Glon, Risultati del 1985, su racingmemo.free.fr. URL consultato il 10 aprile 2025.

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