In questo articolo esploreremo l'argomento Filippo Martinengo (generale) da diverse prospettive e con l'obiettivo di fornire una visione completa della sua importanza, impatto e rilevanza oggi. Attraverso un'analisi dettagliata e rigorosa, esamineremo i vari aspetti legati a Filippo Martinengo (generale), affrontando sia la sua origine che la sua evoluzione nel tempo. Allo stesso modo, approfondiremo le implicazioni pratiche e teoriche che Filippo Martinengo (generale) ha in diversi contesti, così come la sua influenza sulla società e sulla vita quotidiana. Con un approccio critico e riflessivo, questo articolo cerca di offrire uno sguardo arricchente e approfondito su Filippo Martinengo (generale), fornendo conoscenze e prospettive che invitano alla riflessione e al dibattito.
Filippo Martinengo | |
---|---|
Nascita | Torino, 17 agosto 1864 |
Morte | Torino, 30 dicembre 1952 |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Grado | Tenente Generale |
Guerre | Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Comandante di | 73º Reggimento fanteria "Lombardia" |
Studi militari | Accademia militare di Torino |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Filippo Martinengo (Torino, 17 agosto 1864 – Torino, 30 dicembre 1952) è stato un generale italiano.
Nato a Torino nel 1864, Filippo Martinengo intraprese la carriera militare frequentando l'Accademia Militare della città natale, uscendone col grado di Tenente di Fanteria nel 1886 e già dall'anno successivo fu destinato all'Eritrea. Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, nel 1916 fu nominato Colonnello Comandante del 73º Reggimento Fanteria della Brigata Lombardia.
Promosso al comando della Brigata Calabria durante l'ultima parte della Grande Guerra, fu nominato Maggiore Generale con anzianità il 29 ottobre 1918 (Generale di Brigata per effetto del R.D. 7 gennaio 1923, n. 12, con anzianità al 1º febbraio 1923). Il 30 marzo 1926 fu promosso Generale di Divisione e nel 1928 ottenne il comando della 18ª Divisione Territoriale Ancona per poi essere collocato in posizione ausiliaria in forza al Distretto Militare di Torino, città ove risiedeva.