Nel mondo di oggi, Enrico Magrelli occupa un posto centrale nella nostra vita. Che sia attraverso il suo impatto sulla società, sulla moda, sulla scienza o sulla cultura, Enrico Magrelli suscita un interesse costante e genera una varietà di opinioni e dibattiti. Dalle sue origini fino alla sua influenza sul presente, la presenza di Enrico Magrelli è innegabile e inevitabile. In questo articolo esploreremo da vicino l'importanza di Enrico Magrelli e il suo ruolo in diversi aspetti della vita quotidiana, nonché la sua evoluzione nel tempo.
Enrico Magrelli (Cascia, 7 gennaio 1953) è un giornalista, critico cinematografico, autore televisivo e radiofonico italiano.
Dopo la laurea in filosofia con una tesi di estetica sul nuovo cinema hollywoodiano degli anni settanta, è autore e curatore di monografie e saggi sul cinema come Roman Polański (Il Formichiere, 1979), Il cinema delle repubbliche asiatiche sovietiche (Marsilio, 1986) e Robert Altman (Il Castoro, 1993). Negli anni ottanta è collaboratore de L'Espresso e Panorama; negli anni novanta è il critico cinematografico dei quotidiani del gruppo editoriale L'Espresso[1]. Collabora inoltre con le riviste specializzate Filmcritica, Bianco e Nero, Cinema & Cinema, Cineforum, la Rivista del cinematografo e FilmTV[2].
Dal 1979 collabora con la Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nello staff di Carlo Lizzani[3], come direttore della Settimana internazionale della critica, come consulente di Guglielmo Biraghi e come selezionatore[4].
Come autore televisivo ha curato, fra gli altri programmi, Domenica in[5], il Festival di Sanremo[6] e il contenitore estivo Gelato al limone. Come conduttore ha partecipato al varietà di Rai 3 Diritto di replica[7].
Dal 1994 è uno degli autori e conduttori del programma radiofonico Hollywood Party.
Dal 2009 al 2012 è il conservatore della Cineteca Nazionale[8].
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