In questo articolo esploreremo a fondo l'argomento Dismutazione (chimica) e ne analizzeremo le molteplici sfaccettature e le possibili implicazioni. Dalle sue origini alla sua attualità, ci immergeremo in un'analisi approfondita di Dismutazione (chimica) per comprenderne l'impatto in diversi ambiti. Affronteremo diverse prospettive e opinioni su Dismutazione (chimica), con l'obiettivo di offrire una visione completa ed equilibrata su questo argomento. Attraverso questo articolo, speriamo di fornire ai nostri lettori una comprensione più profonda di Dismutazione (chimica) e di promuovere una riflessione critica sulla sua importanza nelle nostre vite.
In chimica, la dismutazione o disproporzione (o disproporzionamento) è un particolare tipo di reazione di ossidoriduzione, nella quale un'unica sostanza in parte si ossida e in parte si riduce.[1] La reazione opposta, detta comproporzione, si ha quando si forma un composto con uno stato di ossidazione intermedio a partire da precursori in stati di ossidazione maggiore e minore.
Più in generale il termine si può applicare a qualsiasi processo dove due specie chimiche uguali reagiscono formando due specie diverse:[2]
Questa definizione più generale non si applica solo a reazioni di ossidoriduzione, ma anche ad reazioni di autoionizzazione come ad esempio l'autoionizzazione dell'acqua.
Il primo a descrivere e studiare in dettaglio una reazione di dismutazione fu il chimico finlandese Johan Gadolin. In un articolo pubblicato nel 1788 studiò la procedura impiegata per stagnare recipienti di rame usando tartrati, e riconobbe l'esistenza di diversi stati di ossidazione di un metallo.[3][4] La disproporzione in questione è:
In biochimica si chiamano talvolta dismutazioni biologiche alcune reazioni che hanno luogo nel metabolismo cellulare, per esempio la fermentazione, in assenza di ossigeno, di lattato e acetato dal piruvato per opera di due enzimi, la latticodeidrogenasi e la piruvicodeidrogenasi e la formazione di 3-fosfoglicerato nei cloroplasti durante la reazione fotosintetica di fissazione dell'anidride carbonica, reazione anch'essa catalizzata da un particolare enzima.
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