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Borgognone Bregognon-morvandiau | |
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Parlato in | Francia |
Regioni | Borgogna |
Parlanti | |
Totale | 20.000 (2022) |
Tassonomia | |
Filogenesi | Lingue indoeuropee Lingue indoeuropee Lingue gallo-romanze Lingue d'oïl Borgognone-morvandiau |
Codici di classificazione | |
Linguist List | fra-bor (EN)
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Glottolog | bour1247 (EN)
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Estratto in lingua | |
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1 Tôtes les jans nâssant libres et pairoils dans lote deignetai et dans los dreits. El aivant de lai raizon et peus de lai conscience et ai devant aigi les eins por les autres comant des freires. | |
Il borgognone (nome nativo bregognon-morvandiau, in francese bourguignon-morvandiau o bourguignon-morvandeau) è una lingua d'oïl parlata nel Morvan (Borgogna). È una delle lingue regionali della Francia[1].
Il borgognone è parlato in Borgogna. La sua area di ripartizione è la seguente: a sud della linea Chalon-sur-Saône, Le Creusot, Autun; risalendo tutto il Morvan dalla parte occidentale fino a alla linea Auxerre-Langres a nord, diradandosi a est sulla Franca Contea (Pesmes, Pointre, ecc.).
Il borgognone si divide in più varianti: il digionese (dijonnais), il beaunois, il verduno-chalonnais, il valsaônois, il morvandiau, l'auxerrois, il langrois.
La parlata del Morvan meridionale è particolare.
Il morvandiau meridionale subisce l'influenza del Brionnais-Charolais (dialetto d'oïl di transizione con il dominio arpitano). Confrontiamo alcune parole :
Francese | Brionnese | Morvandiau meridionale | Borgognone |
cheval | |||
genou | |||
gerbe |
Il borgognone è una lingua romanza del dominio d'oïl, formatasi dal francese antico (a sua volta derivato dal latino), dal gallico e da altre parole celtiche. I burgundi vi hanno apportato un vocabolario amministrativo.
È stata inoltre forgiata dalle antiche lingue quali olandese e tedesco. Il primo proviene essenzialmente dai regni dei duchi di Borgogna dei Paesi Bassi, per esempio, « couque » (panpepato) è originario dell'antico olandese "kooke" (torta).
Il morvandiau è una varietà del borgognone influenzata dai dialetti che vanno dal centro a ovest, caratterizzandosi in quattro grandi varianti:
La grande differenza tra queste varietà è l'utilizzo di « ç'ost » (c'est) a nord della linea Montreuillon-Moux-en-Morvan e di « y'ost » (c'est) a sud di questa linea; lo stesso suono « j » si trasforma in « y » a sud di questa linea, per esempio « gaujer » a nord (prendere l'acqua) diventa a sud « gauyer ».
Allo stesso modo, si diversifica la parlata secondo una linea est-ovest che va da Saint-Brisson verso La Celle-en-Morvan: a ovest si dirà un « s'vau » e « eine sarotte », mentre a est un « ch'vau » (cheval) e « eune charotte » (charette), quindi l'uso di « ç » in numerosi testi del morvandiau.
Ampiamente aperta alle influenze esterne (Borgogna e Nivernais), il Morvan ha conosciuto ugualmente una forte conservazione (la nasalità di tipo medievale, la conservazione del dittongo di coalescenza davanti palatale, sono tipiche del "borgognone")[2]. Il morvandiau sembra così imparentato con il francoprovenzale, in particolare a causa della presenza di un pronome neutro generato da "hoc" e dall'orientamento del vocabolario, confermando la tesi di Wartburg secondo la quale la frontiera Oc-Oïl si trovava in passato ben più a settentrione rispetto ai giorni nostri[3]
Nei vocaboli dei villaggi lungo il corso della Saône, si ritrovano sonorità arpitane.
Ai nostri giorni nostri il borgognone-morvandiau non si parla quasi più al di fuori del Morvan e dei suoi dintorni. I locutori sono spesso anziani ma esiste comunque una forma di trasmissione familiare. È possibile ascoltare questa lingua nei caffè dei borghi del Morvan, nei mercati e anche in eventi particolari o nei festival.
Il borgognone-morvandiau conosce una certa vitalità nel nell'ambito della scrittura[4]. Si può leggere regolarmente nelle riviste "Vent du Morvan" e "le carnet du Ménétrier" e nei giornali locali si può allo stesso modo notarlo con una certa frequenza.
I narratori Rémi Guilleaumeau, Pierre Léger, Jean Luc Debard, Jacques du Loup, Nanou Pichon, Guillaume Lombard, Laurent Desmarquet, i gruppi come Râgouts, Traîne-Bûches e i cantanti quali Jean Michel Bruhat, BBM, Daniel e Marie France Raillard, Gaspard Malter, Vincent Belin, Rémi Guilleaumeau utilizzano frequentemente questa lingua attingendo a un importante database di archivi sonori[5].
Tuttavia, i diversi dialetti come il brionnais-charolais, l'auxois, le parlate della Val de Saône, anche se meno vigorosi, sono comunque utilizzati da una minoranza di individui che vivono nelle zone rurali.
I diversi dialetti locali come il montcellien o il creusotin sono ancora parlati o compresi da tutte le generazioni più anziane e da una minoranza di persone più giovani.
Le morvandiau-borgognone è stato oggetto di una ricca produzione letteraria a cominciare dal XVII secolo.
Controllo di autorità | BNF (FR) cb119685728 (data) · J9U (EN, HE) 987007292685105171 |
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